È una comunità profondamente addolorata quella che oggi a Pertosa ha dato l’addio all’ex sindaco Michele Caggiano, strappato alla vita da una dura malattia.
Dopo la camera ardente allestita nell’Aula Consiliare del Municipio, i funerali sono stati celebrati nella chiesa “Santa Maria delle Grazie” dal Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Padre Antonio De Luca con il parroco, don Pasquale Lisa.
Tantissimi i presenti per rendere omaggio a quello che è stato un amministratore particolarmente apprezzato non solo dalla cittadinanza di Pertosa ma nell’intero Salernitano. Politico lungimirante e molto legato alla sua terra, Caggiano fu riconfermato alla guida del suo paese per ben tre mandati elettorali consecutivi, dal 2005 al 2020.
Oggi a rendergli l’estremo saluto anche l’attuale sindaco Domenico Barba e l’intera Amministrazione comunale, i sindaci e gli amministratori del comprensorio, i consiglieri regionali Tommaso Pellegrino e Corrado Matera, i colleghi docenti e gli alunni, gli amici di sempre, tutti stretti intorno alla famiglia Caggiano, alla moglie Daniela, alla madre e alle figlie Irene e Mariachiara.
“Il nostro Venerdì Santo si connota di tristezza per la perdita del caro Michele. Vogliamo che lui in questo momento possa incontrare Dio. Gesù sa e noi oggi sappiamo che Dio non abbandona, anche quando la sofferenza ci attanaglia. La Fede ci offre un aiuto per poter entrare nella sofferenza confortati dall’amore di Dio. Michele è stato una persona carica di autorevolezza. Onorava sempre me e la comunità con la sua presenza, era sedotto dalla concretezza della vita che viveva con passione per il bene. Tutto ciò che diceva lo diceva con il cuore. Per lui nessun problema poteva essere vissuto senza prospettive di soluzione” ha affermato il Vescovo.
“Michele è stato sempre un punto di riferimento per la parrocchia, la sua porta era sempre aperta. Questo significa essere amministratori avveduti. Grazie, Michele!” è il ricordo del parroco di Pertosa.
Addolorato l’attuale sindaco Domenico Barba nel rendere l’ultimo saluto a chi lo ha preceduto. “I formalismi non gli piacevano. Era senza giacca e cravatta, ma sempre elegante – ha dichiarato il primo cittadino -. Michele era un uomo di verità. La sua verità non era nuda, ma avvenente, non perché la truccasse, ma perché proferita da chi era esempio di rettitudine e giustezza”.
Le ultime parole sono toccate al cognato e amico Francescantonio D’Orilia:”Lo conobbi a 9 anni, quando morì suo padre. Ci siamo ritrovati quando ritornò a Pertosa. La memoria è fondamentale, c’è una vita di grande servizio e di ideali. Credevamo nel fare comunità, siamo stati protagonisti dell’inizio della Protezione Civile, le partecipazioni al partito, la battaglia amministrativa a Pertosa, lo stare quotidianamente tra la gente. L’amore che ha avuto per la famiglia, oltre a quello per la comunità, è stato profondo. Il mio è un ricordo di una vita e questa inaspettata malattia ci ha fatto ripercorrere insieme, ancora una volta, l’idea di lottare”.