Il Comitato Pendolari Vallo di Diano evidenzia il disagio che scaturisce dalla mancata effettuazione di corse nei giorni festivi e parzialmente nel sabato feriale che privano tutto il territorio e le zone ad esso collegate del diritto alla mobilità.
Il Vallo di Diano è servito da un servizio sostitutivo di bus fornito da Trenitalia tramite contratto di servizio con la Regione Campania, a seguito della sospensione della tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro. Continue sono state le segnalazioni e le interlocuzioni per evitare il peggioramento della mobilità pubblica e per rendere il servizio erogato più appropriato ed efficace onde evitare ulteriormente la marginalità del Vallo di Diano.
“Le richieste di modifica agli orari delle corse e di una equa ridistribuzione delle stesse in più fasce orarie e nei giorni feriali, semifestivi, domenicali e festivi non hanno avuto mai riscontro – scrive Giuseppe Ferrigno, presidente del Comitato -. Il disagio è enorme. Infatti, continuano ad aversi, ad esempio, nei giorni semifestivi la riduzione del servizio del 50% delle corse e domenicali dell’80%. Il sabato feriale l’ultima corsa per Battipaglia è programmata nel primo pomeriggio mentre nei cosiddetti giorni festivi, Natale, Santo Stefano, Capodanno, Pasqua, Lunedì dell’Angelo, Ferragosto, vi è la soppressione totale del servizio stesso. Il sacrosanto diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione e che dovrebbe essere garantito dalla Regione Campania è negato ai cittadini del Vallo di Diano che si sobbarcano privatamente spese e disagi per raggiungere le stazioni più vicine che sono Battipaglia, Salerno e Sapri, lontane più di 50 km oppure per arrivare a Napoli per l’Aeroporto di Capodichino. Lo stesso vale per coloro i quali vogliono recarsi ai propri paesi. E i cittadini sottoscrittori delle tanto pubblicizzate iniziative di SCABEC e di abbonamento agevolato di Trenitalia che vogliono giungere presso gli insediamenti culturali, paesaggistici e naturali del Vallo di Diano sono di fatto impediti all’utilizzo proprio di questa opportunità ed optano per altre mete più accessibili“.
Ferrigno fa appello per “un autorevole, immediato, forte intervento nell’adottare tutte le opportune iniziative per risolvere definitivamente questa annosa e mortificante problematica, anche a nome dei cittadini, studenti, lavoratori, di tantissimi operatori culturali, sociali ed economici, già prima delle prossime festività pasquali” e fa delle proposte che, ad invarianza di budget chilometrico e di contributo economico regionale, tenendo conto della mutate situazioni di mobilità, di riduzione dei tempi di percorrenza e delle sopraggiunte variazioni orarie dei treni di corrispondenza, rendono essenziale l’adeguamento dell’orario richiesto.