Chiedono più dignità le donne della community “Oltre lo Specchio” di Teresa Giordano, nata a Salerno con lo scopo di assistere e aggregare malate oncologiche durante il percorso di terapia. Ieri hanno manifestato durante un sit-in davanti all’ospedale “Ruggi d’Aragona” per lanciare un grido di allarme contro un sistema sanitario che non fornisce il giusto sostegno, mortificando pazienti già fortemente provate dalla malattia.
Ne abbiamo parlato proprio con Teresa Giordano, nel corso di un’intervista che ci ha gentilmente concesso.
- Di cosa si occupa “Oltre lo specchio” e per quale motivo hai deciso di fondarla?
“Oltre lo specchio” è una community che accoglie ad oggi 1550 pazienti oncologiche provenienti da tutta Italia. Lo scopo del gruppo è quello di creare comunità ed essere uno spazio di confronto ma anche un importante portale di informazioni legato a quelle che vengono definite terapie integrate. Professionisti quali medici e paramedici che affiancano alla tematica oncologica ulteriori aspetti al fine di migliorare la qualità di vita di chi affronta un cancro. Ho scelto di creare questo progetto poiché molte di queste realtà, totalmente assenti sul territorio di Salerno, si rendono necessarie e inclusive nei percorsi oncologici. Solo per citarne alcuni: l’estetista oncologica, la farmacista oncologica, la tricologa specializzata in alopecia da chemio e tante altre ancora.
- Curarsi deve essere un diritto di tutti, eppure spesso le cose non sembrano andare in questa direzione. Qual è attualmente la situazione che vivono i pazienti oncologici in Campania?
I pazienti oncologici subiscono due volte la cattiveria di questa malattia poiché, parlando di sanità e di diagnostica, i fondi che dovrebbero permetterci di accedere rapidamente ad ogni tipo di esame sono perennemente assenti. Ci vediamo spesso costrette a pagare quelle che sono prestazioni articolate e complete i cui costi vertono su cifre altissime. In molte non dispongono di denaro sufficiente per poter procedere in questo senso.
- In media quali sono i costi che una paziente oncologica campana è costretta a sostenere in un mese?
I controlli oncologici, meglio definiti Followup, variano a seconda dell’entità del tipo di tumore. Possono essere necessari ogni 3,6 mesi oppure un anno arrivando ad un totale di oltre 500 euro. Pensiamo che gli stessi mezzi di contrasto utilizzati per alcuni tipi di esami richiedono solo di recente un ulteriore costo aggiuntivo alla prestazione stessa.
- Siete state protagoniste di un sit in di protesta davanti all’ospedale Ruggi di Salerno. Cosa avete chiesto nel corso della manifestazione?
Ci siamo rivolte al Presidente De Luca e a chi di dovere dispone di cariche o ha potere decisionale. Abbiamo chiesto alle alte cariche e ai poteri forti di concederci la possibilità di usufruire di quella che è un’esenzione, la cosiddetta 048, che ci permette di restare su un budget di 5 euro per poter accedere ad ogni tipo di esame diagnostico. Abbiamo chiesto di riservare ai pazienti fragili, non solo oncologici voglio precisare, una corsia preferenziale poiché il tempo è per noi un elemento fondamentale. Il cancro è una malattia tutt’oggi incurabile in termini di vaccino, ma assolutamente trattabile e gestibile grazie alla ricerca e a cure sempre più innovative.