Da qualche settimana su Rai 1 è tornata in onda una nuova stagione de “Il Commissario Ricciardi”, personaggio nato dalla penna di Maurizio De Giovanni che vedrà, questa sera, il finale della seconda stagione.
La serie è ambientata negli anni ’30: Luigi Alfredo Ricciardi è un Commissario di polizia poco più che trentenne a capo della Mobile nella Regia Questura di Napoli. Attorno al Commissario, interpretato da Lino Guanciale, girano una serie di figure femminili: tra queste spicca Nelide, la sua tata, interpretata da Veronica D’Elia, giovane attrice di Atena Lucana.
Veronica, talentuosa figlia del Vallo di Diano, è subentrata a Nunzia Schiano, fedele tata di Ricciardi, e si sta facendo conoscere ed apprezzare sul piccolo schermo.
Dopo il diploma presso l’Accademia d’arte drammatica del Teatro Bellini di Napoli, ha proseguito la propria formazione presso la Scuola elementare del teatro di Davide Iodice. Ha fatto il suo esordio a teatro quando aveva appena 22 anni, nello spettacolo “Qualcosa di eterno” di Luciano Malchionna e da lì non si è più fermata: grazie al suo innato talento è riuscita a conquistare anche la televisione.
Abbiamo rivolto qualche domanda a Veronica che si sta godendo il suo momento di successo anche se, come sottolineato da lei stessa, ama mantenere un profilo basso. “Amo parlare poco di me perchè mi imbarazza” dice prima di iniziare la chiacchierata.
- Veronica, come ti sei avvicinata alla recitazione? C’è stato qualcosa o qualcuno che ti ha spinto verso questo mondo?
Recito dalle scuole elementari, il primo spettacolo l’ho fatto in quinta elementare ed era ‘Miseria e Nobiltà’, facevo Peppiniello. Poi ho continuato alle scuole medie, però non pensavo che un giorno potesse diventare il mio mestiere, lo facevo per gioco perché mi ci trovavo bene. Credo che mi hanno spinto un sacco di cose: sono venuta a Napoli per tutti altri motivi e sempre per gioco ho fatto il provino al teatro Bellini e l’ho superato. E adesso faccio l’attrice.
- Il personaggio di Nelide che interpreti ne “Il Commissario Ricciardi” proviene dal Cilento. Non si può non sorridere ritrovando nella tua interpretazione detti e proverbi nostrani. Come ti sei preparata per questa parte? Il fatto che le tue origini fossero legate a questo territorio è stato un aiuto?
Molto, Nelide mi appartiene come poi mi appartiene ogni personaggio che incontro. Il dialetto che uso per Nelide è il mio e quindi mi ci trovo molto a mio agio, venire da un piccolo paese sicuramente mi ha aiutata. Ho studiato molto come studio per tutti i personaggi, ho letto i libri, sono andata al Fortino, ho raccolto detti e tutto quello che si fa per studiare un personaggio.
- Nelide ha dei modi bruschi e poco accomodanti ma è sicuramente leale e fedele. Ti rispecchi un poco in lei?
Come dicevo prima in qualche modo mi appartiene e quindi mi rispecchio in ogni personaggio che incontro.
- Cosa hai provato quando hai appreso di aver avuto un ruolo ne “Il Commissario Ricciardi”?
Ero emozionata! Lo sono sempre quando mi scelgono per un lavoro, come tutti. Con la serie de ‘Il Commissario Ricciardi’ era tutto da scoprire dato che era la mia prima esperienza in TV.
- Com’era l’atmosfera sul set?
È stata un’esperienza bellissima sia per quanto riguarda la prima stagione che per la seconda. Mi hanno accolta e mi hanno insegnato un sacco di cose. Sono stata davvero bene.
- Sul piccolo schermo abbiamo avuto modo di vederti anche in “Imma Tataranni” e in “Resta con Me”. Si tratta di due ruoli diversi, drammatici. Come è stato questo cambio?
È il mio lavoro e quindi più personaggi incontro e più mi diverto!
- Carlo Buccirosso, Lino Guanciale, Massimiliano Gallo, Vanessa Scalera: sono solo alcuni dei nomi importanti con cui hai collaborato. Queste esperienze hanno contribuito ad arricchire il tuo bagaglio culturale?
Felice di aver partecipato a progetti così importanti. Non ho recitato con tutti perché non sempre ci si incontra sui set. Quando lavoro con persone con più esperienza mi diverto perché provo a ‘rubare’ i trucchi del mestiere.
- Il tuo grande amore rimane comunque il teatro.
Principalmente recito sul palcoscenico e mi diletto a fare un sacco di cose. Una delle esperienze è stata fare l’assistente alla regia per uno spettacolo di Mimmo Borrelli.
- Chi è Veronica quando non è sul palcoscenico o su un set?
Una donna di 31 anni che vive la sua vita in cerca di serenità.
- Che rapporto hai con Atena Lucana?
Voglio bene ad Atena ma ogni tanto non la sopporto perché i nostri piccoli centri possono essere una trappola dove rischi di accontentarti.
- Ci sono nuovi progetti televisivi o cinematografici in cui ti vedremo impegnata prossimamente? Puoi anticiparci qualcosa?
Ci sono i progetti in teatro: a maggio sarò a Milano con ‘La cupa’ uno spettacolo di Mimmo Borrelli e a giugno a Napoli con ‘Dignità autonome di prostituzione’, uno spettacolo di Luciano Melchionna.