“La progettualità si presenta come una vera autostrada di 30 km, con 2 corsie per ordine di marcia, completamente sopraelevata, con quattro svincoli, viadotti e gallerie che sorvolerà le serre della Piana, l’alveo del fiume Sele, il comprensorio di Persano, terreni alluvionali, per poi atterrare in prossimità del Parco Archeologico di Paestum. Tutto questo per costruire un tracciato per il 70% duplicato rispetto a quello attuale, che costerà ai cittadini ben 1,5 miliardi di euro, più di 30 milioni di euro a chilometro“.
A dirlo è Virginia Villani, già deputata del Movimento 5 Stelle, coordinatrice provinciale in provincia di Salerno.
“La sua realizzazione comporterebbe l’isolamento di gran parte del territorio, la scomparsa di attività commerciali e di realtà produttive agricole, un danno ambientale insostenibile. Come Movimento 5 Stelle crediamo, invece, che l’implementazione e il completamento delle infrastrutture già esistenti, come la SP 30 e l’Aversana, possano sopperire alle esigenze del traffico che raggiunge il Cilento. Con un costo sicuramente inferiore al miliardo e mezzo di euro previsto per la bretella. Con tempi sicuramente inferiori e più certi” conclude Villani.
“Ribadiamo la nostra ferma contrarietà rispetto alle modalità con cui è stata prevista la realizzazione di un nuovo collegamento stradale tra l’autostrada A2 e la variante alla SS18 fino ad Agropoli. Un intervento che costerà ai cittadini 1,5 miliardi di euro, più di 30 milioni di euro a chilometro, e che impatterà enormemente sul territorio. Parliamo infatti di una vera e propria autostrada sopraelevata con tanto di viadotti e gallerie che sorvolerà sulla Piana del Sele. In questi mesi ho avviato una campagna di ascolto e ho raccolto grandi perplessità da parte dei cittadini residenti nei territori che temono notevoli ripercussioni sia da un punto di vista ambientale che economico. Non abbiamo bisogno di nuove colate di cemento ma di soluzioni orientate alla rifunzionalizzazione della viabilità esistente che rendano sicuro e scorrevole il traffico veicolare senza penalizzare le attività economiche e l’ecosistema” dichiara il capogruppo in Consiglio regionale e presidente della Commissione Aree Interne, Michele Cammarano.
Intanto, sono state pianificate le attività preliminari all’avvio del dibattito pubblico per la realizzazione del nuovo collegamento stradale. Su indicazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato individuato e nominato il Coordinatore del dibattito pubblico, Caterina Borruso, della società STEP (Strategic Team of Planning), dalla pluriennale esperienza negli strumenti di negoziazione integrativa.
Il dibattito pubblico costituisce il confronto con il territorio e rappresenta l’opportunità di approcciare in modo aperto e condiviso le scelte progettuali dell’opera; quest’ultimo si apre nella fase di progetto di fattibilità tecnico economica e consente, attraverso il confronto con gli Enti locali, le associazioni e la cittadinanza, di illustrare l’efficacia dell’opera, approfondire gli eventuali aspetti critici e migliorare la progettazione. Il Coordinatore avvierà le interlocuzioni preliminari relative agli aspetti logistici di organizzazione degli incontri pubblici con gli Enti territoriali interessati dall’opera.