Lunedì 6 marzo si terrà l‘inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Basilicata. La cerimonia si svolgerà alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e vedrà la partecipazione di Pegah Moshir Pour. La donna iraniana che si batte per la conquista dei diritti delle donne, di cui ha parlato anche al Festival di Sanremo, affronterà il tema “Università è libertà”. Il Rettore dell’ateneo lucano Ignazio Marcello Mancini questa mattina ha illustrato il programma.
“La presenza del Presidente della Repubblica – ha detto – è un segnale di vicinanza dello Stato alla nostra regione e a tutti i lucani, in un anniversario tanto importante come quello del quarantesimo anno dalla nostra fondazione”.
La cerimonia prevede, dopo i rituali saluti istituzionali del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il discorso inaugurale del Rettore, gli interventi del presidente del Consiglio degli studenti, Davide Di Bono e della responsabile del Settore Affari generali, Antonella Racioppi. Inoltre si terrà la prima lezione accademica del professore Fabrizio Caccavale sulla robotica.
“L’intervento di Pegah – ha spiegato Mancini – sarà un detonatore di questioni che nell’università sono radicate da anni e che lei ha vissuto in prima persona essendosi formata nel nostro contesto culturale. Diritti, uguaglianza e valori che nell’università sono al centro del vivere quotidiano”.
Tracciando un bilancio e una prospettiva futura per l’Ateneo lucano Mancini ha commentato: “L’Unibas è in buono stato di salute: 40 anni sono un tempo brevissimo di vita, ma utile per poter dire che siamo pronti per costruire il futuro dei nostri giovani, con la speranza e il desiderio di mantenere anche nei prossimi 40 anni lo stesso slancio con il quale siamo cresciuti. Ma per questo abbiamo il bisogno necessario della sinergia in primis con i Comuni che devono fornire agli studenti, spazi, residenze e trasporti e poi di risorse sia finanziarie che umane”.