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Resta in carcere per oltre un anno con l’accusa di violenza sessuale ma è innocente. E’ questo quanto stabilito dalla Corte di Appello di Salerno che ha confermato la sentenza di assoluzione emessa in primo grado a carico di un uomo di Vallo della Lucania.
Il protagonista, all’epoca dei fatti 37enne, finì in carcere nel febbraio del 2019 dopo la denuncia presentata dai familiari di una minorenne secondo cui l’uomo aveva tentato di abusare di lei mentre una sera rientrava a casa. L’accaduto risale al 2018 quando la giovane aveva raccontato alla madre di essere stata bloccata dal 37enne che, minacciandola con un coltellino, voleva costringerla ad atti sessuali. Secondo il racconto, la ragazza si sarebbe liberata mentre il suo aggressore era impegnato ad abbassarsi i pantaloni. L’arresto scattò il 9 febbraio del 2019 e l’uomo fu condotto nel carcere di Vallo della Lucania dove è rimasto recluso fino alla sentenza di primo grado, giunta a inizio del 2020.
La difesa, come si legge su “Il Mattino”, ha dimostrato l’inattendibilità delle dichiarazioni della minorenne. La sentenza di assoluzione era già giunta in primo grado contro la richiesta del pubblico ministero di 5 anni per violenza sessuale e porto abusivo di armi.
L’uomo, al momento della prima assoluzione, aveva già trascorso oltre un anno in cella.