La saggezza popolare ha tramandato per secoli per via orale ricette a base di erbe che solo in seguito hanno ricevuto una certificazione ufficiale. È il caso della camomilla, tradizionalmente in uso per favorire il rilassamento e conciliare il sonno oltre che per attenuare disturbi digestivi: per quanto siano limitate le informazioni sul suo impiego in gravidanza, non si sono mai registrati eventi avversi degni di nota. Inoltre, nella fase post-partum esercita degli effetti galattogeni e migliora un’eventuale condizione di lieve depressione e stato ansioso.
L’attenzione del mondo scientifico si è però concentrata negli ultimi decenni su alcuni fitoterapici che hanno riscosso il favore da parte delle gestanti per i benefici nel controllo di alcuni disturbi associati alla gravidanza. All’interno delle linee guida pubblicate dalla Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, la società scientifica di ostetrici e ginecologi inglesi, si riconosce come valido rimedio naturale nel contrastare la nausea gravidica e come antiemetico lo zenzero. Questa pianta erbacea, molto apprezzata nel mondo orientale, rivela molteplici benefici: è digestiva e riduce il bruciore di stomaco post-prandiale, è depurativa e drenante, contrasta tosse e mal di gola. Lo si può assumere in sicurezza nel corso della gravidanza sotto forma di una calda tisana, ma anche il suo estratto secco è stato testato in modo positivo. E’ disponibile in farmacia una nuova formulazione, sotto forma di comode compresse masticabili, che associa all’azione dello zenzero quella dei principali enzimi digestivi, quali amilasi, proteasi, lipasi e lattasi, garantendo una elevata efficacia contro le nausee gravidiche.
Un altro evento piuttosto frequente e fastidioso che si presenta durante una gravidanza è rappresentato dalle infezioni delle vie urinarie e il succo di mirtillo rosso americano, meglio noto come cranberry, rappresenta ormai una potenziale soluzione da affiancare alle cure più tradizionali, in modo da minimizzare l’impiego di antibiotici.
Il succo di cranberry si può considerare tra le misure preventive e terapeutiche contro cistiti e infezioni del tratto genito-urinario, alternative agli antibiotici, da sfruttare in gravidanza, come si evince dalla letteratura scientifica raccolta in svariati database, molto rassicuranti anche in termini di sicurezza di questo fitoterapico.
In farmacia è disponibile un innovativo integratore che unisce all’azine del mirtillo rosso americano ad alto contenuto in PAC A, la frazione più attiva, quella del D-mannosio che svolge invece l’azione di legare i batteri responsabili dell’infezione, avendo una elevata affinità per le lectine, ovvero le zampette con cui questi batteri si legano alle pareti vescicali, e trascinarli nel tratto urinario dove verranno espulsi con la minzione. Infatti il D-mannosio non si accumula nell’organismo ma viene subito eliminato per via urinaria.