I consiglieri regionali lucani del Movimento 5 Stelle Gianni Perrino e Gianni Leggieri si sono espressi in merito all’entusiasmo del Presidente Bardi riguardo all’autonomia differenziata.
“Consideriamo alquanto azzardato l’entusiasmo del Presidente Bardi relativo all’approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata – affermano -. A nostro avviso appare chiaro che il Governo Meloni, in evidente affanno nella tenuta dell’esecutivo, stia dando in pasto argomenti per soddisfare alleati capricciosi e per distogliere l’attenzione sui reali problemi del Paese. Vito Bardi, invece di prestarsi a questo giochino, – sottolineano i due consiglieri – farebbe meglio a coinvolgere l’intero Consiglio regionale per evitare di penalizzare la nostra regione a discapito delle velleità autonomiste sventolate dalle regioni del Nord. L’invito a riflettere è rivolto anche alle componenti della maggioranza regionale che forse farebbero meglio ad interrogarsi sulle conseguenze che certe scelte potrebbero avere sul futuro della nostra regione”.
I consiglieri, fanno riferimento in particolare ad alcune dichiarazioni rilasciate dal Presidente il quale, commentando il testo sull’autonomia, ha affermato che si tratta di un passo in avanti e che bisogna dare importanza ai Livelli essenziali delle prestazioni per colmare il gap tra le aree del Paese.
“Si tratta di temi troppo delicati – concludono Perrino e Leggieri – per essere lanciati in pasto a qualche belva assetata di campagna elettorale”.
Anche il consigliere Marcello Pittella si era espresso in merito affermando: “Sull’autonomia differenziata non si facciano gli errori del recente passato di inseguire il consenso e la bandiera piuttosto che il merito delle questioni, come nel caso della riduzione del numero dei parlamentari. Ed a maggior ragione nel caso di una riforma come quella dell’autonomia che riguarda i servizi ai cittadini, la tenuta degli stessi e la coesione istituzionale e sociale del Paese. Non si prendano dunque posizioni personali di bandiera ma si metta al centro l’interesse delle comunità. Ed è chiaro che il Ddl Calderoli così com’è formulato non va bene”.