Sono circa 6000 le persone che ogni anno vengono ricoverate in Italia con diagnosi di tumore cerebrale, di cui all’incirca 200 risiedono nel territorio di competenza dell’ASL Salerno. Di questi pazienti, quelli che presentano carattere di maggiore malignità potrebbero trarre beneficio dall’utilizzo della “fluorescenza intra-operatoria“, una tecnica che è stata usata di recente anche all’ospedale “Ruggi” di Salerno.
Grazie all’acquisizione della nuova tecnologia di microscopia operatoria, che consente la completa asportazione di una voluminosa massa tumorale cerebrale, nel nosocomio salernitano è stato ultimato con successo il primo intervento mediante l’uso di Fluoresceina sodica, eseguito dall’équipe del dottor Giuseppe Russo, Direttore della UOC di Neurochirurgia dell’azienda ospedaliera.
La massa tumorale è stata individuata e completamente asportata, con estrema accuratezza, dopo aver tracciato il tessuto cerebrale avvalendosi, appunto, durante il delicato intervento chirurgico, di un’iniezione endovenosa di Fluoresceina sodica. La capacità di discriminare con maggiore precisione il tessuto neoplastico da quello sano ha evitato di conseguenza nel paziente l’insorgere di deficit neurologici intra-operatori. Aumentando quindi la quantità di tessuto neoplastico asportato, rispetto alla chirurgia tradizionale, si favorisce anche l’efficacia della terapia complementare (chemioterapia, radioterapia), coordinata al “Ruggi” dal Gruppo Operativo Multidisciplinare (GOM), garantendo il ritardo di una eventuale recidiva della malattia e migliorando la prospettiva di vita del paziente.
Per concludere, nello specifico, le tecnologie di fluorescenza integrate nel nuovo microscopio dedicato alla Neurochirurgia, che contemplano anche l’uso dell’Indiocianina, somministrata per via endovenosa, consentono la visualizzazione intra-operatoria diretta del flusso sanguigno all’interno dei vasi arteriosi e venosi del cervello e del midollo spinale.
“Con l’acquisizione del nuovo microscopio operatorio e con la pratica delle tecniche di fluorescenza, che si affiancano alle altre tecnologie avanzate già in dotazione, come il neuronavigatore e l’ecografo intra-operatorio, il ‘Ruggi’ si allinea con i principali Centri italiani ed europei impegnati nella cura dei tumori”, ha dichiarato Vincenzo D’Amato, Direttore Generale dell’ospedale, evidenziando anche l’obiettivo di voler “garantire una riduzione della mortalità e della disabilità per questa grave patologia encefalica, contrastando così il fenomeno della migrazione sanitaria”.