Continua, anche dopo la rinuncia della Procura a procedere penalmente, la battaglia legale tra i genitori di Claudio Mandia, 17enne di Battipaglia morto suicida il 17 febbraio dello scorso anno a New York e l’istituto da lui frequentato.
La EF Academy, infatti, dopo la querela della famiglia del giovane per comportamento inumano e gravi negligenze, presentata a ottobre dall’avvocato della famiglia Mandia, George Bochetto, alla Corte suprema dello Stato di New York, ha chiesto di trasferire il procedimento giudiziario al Tribunale di Zurigo in base a una clausola contrattuale dell’iscrizione di Claudio alla boarding school che indica, in caso di controversie, quello svizzero come il foro competente.
I genitori di Claudio, Mauro Mandia ed Elisabetta Benesatto, chiedono infatti che “l’istituto risponda per i comportamenti irresponsabili e spietati”. L’avvocato ha chiesto al Tribunale di New York di respingere l’istanza dell’Istituto, in quanto i comportamenti disumani che vengono contestati non hanno nulla a che vedere con le clausole contrattuali di un’iscrizione scolastica.
Nella denuncia di ottobre i Mandia sostengono che pur sapendo che Claudio era disperato e minacciava di suicidarsi, “la scuola l’aveva tenuto in isolamento lasciandogli i pasti fuori dalla porta e non prendendo alcuna precauzione”.
La Procura di New York qualche mese fa ha reso noto di non aver trovato elementi sufficienti per un caso di omicidio con negligenza criminale. La Polizia, tuttavia, nel suo comunicato conclusivo aveva affermato che Claudio era stato confinato “nella stanza E134 di un’ala disabitata” e gli era stato chiesto “di non lasciare la stanza senza permesso” avvertendolo che “il corridoio era sotto videosorveglianza”. Vietate anche le visite e andare a mangiare in mensa: un vassoio con i pasti veniva lasciato fuori dalla porta.
Sempre secondo le indagini il giovane battipagliese è morto diverse ore prima che il suicidio fosse scoperto dallo staff e che nei giorni precedenti suo padre aveva specificamente richiesto che Claudio non fosse isolato per la sua sicurezza.
Il tribunale di New York deciderà nelle prossime settimane se accogliere la richiesta della EF Academy.
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