Il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale nell’ambito del territorio della Campania, Samuele Ciambriello, ha voluto donare qualche ora di serenità e convivialità ai detenuti della sezione psichiatrica del carcere di Fuorni, a Salerno.
Nell’intero istituto penitenziario, diretto da Rita Romano, sono presenti 478 detenuti, di cui 422 maschi, 42 femmine e 14 che hanno avuto accesso alla misura della semilibertà.
A Salerno, il Garante, così come ha fatto in altri Istituti di pena, ha organizzato un pranzo per le festività natalizie a base di paella, organizzando contestualmente anche uno spettacolo musicale.
“Anche ciò che può sembrare un inutile scarto può trasformarsi in qualcosa di bello e prezioso”, con queste parole Vincenzo, chef ristretto nell’articolazione psichiatrica del carcere di Salerno, ha accolto il Garante. Una scritta tanto diretta quanto significativa, che il detenuto ha inciso su un presepe interamente creato con il pane.
Il Garante Ciambriello, accolto dal vice direttore dell’Istituto, Caterina Sergio, e dalla comandante della Polizia Penitenziaria, Carla Arancio, ha incontrato i ristretti dell’articolazione psichiatrica, nonché i sedici detenuti lavoranti, di cui 12 impegnati nella produzione di mascherine chirurgiche.
“Con oggi chiudo gli eventi da me promossi, in queste festività natalizie, per restituire attimi di serenità – ha detto Ciambriello – a chi vive una condizione di privazione della libertà personale. A Salerno sono stato piacevolmente colpito per una serie di opportunità che si stanno dando ai detenuti, che rappresentano buoni esempi da ripetere anche in altre realtà. Spero, quanto prima, partano anche sperimentazioni per i detenuti tossicodipendenti e che, soprattutto, venga incrementato il personale di Polizia penitenziaria, almeno di trenta unità, perché attualmente sono pochi ed è comprensibile che vadano in affanno. A Fuorni c’è anche bisogno di volontari, che possono contribuire a fortificare i processi di rieducazione e di risocializzazione“.
Il compito del Garante è quello di contribuire a garantire i diritti delle persone ristrette negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni nonché delle persone ammesse a misure alternative, delle persone presenti nelle strutture sanitarie in quanto sottoposte al trattamento sanitario obbligatorio, delle persone ospiti dei centri di prima accoglienza o presenti nei centri di identificazione ed espulsione per stranieri.