Una manifestazione di vicinanza alle vittime della violenza contro le donne quella promossa questa mattina dall’Amministrazione comunale di Polla. Sul Ponte Romano i ragazzi dell’Istituto Socio-Sanitario di Polla, i cittadini e i rappresentanti delle istituzioni hanno messo in piedi un flash mob con palloncini, nastri di colore rosso e un segno dipinto sul viso, richiamo simbolico della violenza.
In occasione della Giornata per l’abolizione della violenza contro le donne, il sindaco Massimo Loviso ha espresso la sua vicinanza per non dimenticare i numerosi casi di femminicidio. “Grazie alla collaborazione degli Istituti scolastici di Polla e dei volontari del Servizio Civile vogliamo donare un momento di riflessione. Una Giornata istituita nel 1999 non può passare in silenzio oggi – dichiara il sindaco -. Abbiamo scelto questo luogo principe della nostra comunità per far giungere il messaggio a quanti più possibile. Anche a Polla nel 2010 si è verificato l’omicidio di Lena per mano di un uomo e non si può ripetere”.
“Da queste profonde ferite usciranno farfalle libere”, “ La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”, “Il silenzio uccide la dignità”: queste le parole che campeggiano sui cartelli esposti in piazza. Presenti alla manifestazione il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Corleto, l’assessore Federica Mignoli, i Carabinieri della locale Stazione, i Carabinieri Forestali di Polla, la Polizia Municipale, il Forum dei Giovani, l’Università Popolare della Terza età.
Chiara Di Carlo, carabiniere scelto dei Forestali, ha snocciolato i dati affermando che “un uomo violento non cambia, va denunciato. Noi come Arma siamo pronti ad accogliere e perseguire la causa che tutela le donne”.
“Parlare dei soprusi fisici o morali subiti è il primo passo per accendere il faro sulla problematica che riguarda le donne – ha detto il Maresciallo Fabio D’Agostino, Comandante della Stazione di Polla –. Donne, non nascondetevi, chiedete aiuto”.
“Bisogna mantenere alta l’attenzione. Non è facile denunciare, ma già solo condividere una confidenza fa tanto” afferma l’assessore alla Scuola Federica Mignoli.
Il pensiero unanime dei partecipanti alla manifestazione equivale a dire che il rispetto della figura della donna deve avere origine nell’educazione che si impartisce in famiglia. “L’educazione è la prima cosa” affermano i presenti.
Come tante donne sono volate in cielo così, a conclusione della canzone “Candle in the Wind” di Elton John, i palloncini rossi sono stati liberati nell’aria.