Due telefoni cellulari e due panetti di hashish sono stati sequestrati nel carcere di Salerno negli armadietti dei detenuti lavoranti della Sezione Alta sicurezza dagli agenti della Polizia Penitenziaria.
A renderlo noto è stato il vicesegretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe Tiziana Giacci che ha sottolineato che “il ritrovamento è avvenuto grazie all’attenzione, allo scrupolo e alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria in servizio. Sulla questione relativa all’utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di un’altra strumentazione tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite è ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia Penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo”.
Sulla questione è intervenuto anche il segretario generale che ricorda come “la Polizia Penitenziaria è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto all’introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. Nonostante la previsione di reato per l’ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Vanno adottate soluzioni drastiche come la schermatura all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone nelle sezioni detentive e negli spazi nei quali sono presenti detenuti”.
Per il sindacato è urgente trovare una soluzione per gli agenti che operano in sottorganico e con mille difficoltà e nonostante tutto garantiscono al meglio i compiti di sicurezza. Auspicano un intervento dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.