Con il termine pet therapy ci si riferisce all’impiego degli animali da compagnia per curare specifiche malattie. In Italia questo termine è stato recentemente sostituito con “interventi assistiti con gli animali” (IAA), distinti a loro volta tra diverse tipologie di approcci, a seconda che prevalga la componente cosiddetta ludico-ricreativa, educativa o terapeutica. Di questo ed in particolare degli interventi con i cani ne abbiamo parlato con l’esperto educatore cinofilo Flavio Langone, di Teggiano.
Flavio, da sempre appassionato degli animali in generale, ai tempi delle scuole superiori era già sicuro sulla scelta che avrebbe intrapreso per il futuro ed alla fine del quinto anno ha deciso di iscriversi a Tecniche dell’allevamento del cane di razza ed educazione cinofila presso l’università di Pisa. Da lì in poi si è avvicinato sempre di più al mondo della cinofilia e della pet therapy ed ha anche conseguito un master universitario intitolato “Attività e terapie coadiuvate dagli animali. L’operatore con il cane”.
“Con il mio cane Ben – racconta Flavio – abbiamo iniziato a fare diversi progetti collaborando con l’associazione ‘Do Re Miao!’ di Livorno, partecipando a campi estivi con bambini, progetti nelle scuole, asili nido e case di riposo, ma anche attività private. Con l’associazione continuiamo a collaborare ancora anche se a distanza, portando avanti progetti negli istituti di pena. Dalla Toscana, dopo 10 anni, mi sono spostato a Roma dove ho lavorato in una clinica veterinaria come tecnico, senza mai tralasciare gli interventi assistiti. Finalmente lo scorso luglio sono ritornato da dove ero partito, qui nel Vallo di Diano, in particolare a Teggiano, dove ho deciso di mettere a disposizione dell’utenza tutto quello che ho imparato”.
La pet therapy è l’insieme delle attività svolte con l’ausilio di un animale domestico che può essere un cane, un gatto, un cavallo, un coniglio o un asino. “Io mi occupo di attività svolte con il cane – spiega Flavio – ho lavorato però anche con un coniglio e con cavalli. Qui in zona ho iniziato a fare attività privatamente con bambini autistici, con sindrome di Rett o altre difficoltà, sperando di riuscire in futuro a realizzare dei progetti nelle scuole e nelle case di riposo”.
Il lavoro che svolge Flavio è rivolto a tutti, non soltanto ai bambini. Gli interventi assistiti possono essere dedicati infatti a persone che hanno paura dei cani, ad esempio, oppure a chi vorrebbe prenderne uno e si rende conto di aver bisogno di imparare ad educare il proprio animale domestico o ancora a chi ha un cane ed ha difficoltà nel gestirlo. Ma è rivolto anche a scuole, case di riposo o centri diurni.
“I benefici possono essere molteplici – sottolinea – dipende dall’utenza e da quali obiettivi vengono prefissati, partendo dal non aver paura di un cane fino ad aiutare un bambino con autismo a parlare di più ed essere più concentrato sull’attività senza isolarsi, dal fare esercizi di fisioterapia con persone anziane in modo più piacevole a rilassare persone detenute che possono essere aggressive poiché passano molte ore della loro giornata in una cella. Inoltre, un professionista potrebbe essere d’aiuto quando si intraprende un percorso e si cerca di far capire che come noi umani abbiamo dei bisogni specifici, anche i cani possono averne e così vale anche per i gatti, i conigli e così via”.
Riferendosi in particolar modo ai cani, Flavio spiega che non bisogna dare la colpa esclusivamente a loro, o alla razza, quando risultano aggressivi, perché “tutte le razze, o meglio tutti i cani possono risultare aggressivi, dipende sempre dalla gestione e dall’educazione ricevuta: certo, un morso dato da un cane di grande taglia sarà sicuramente diverso da uno dato da un cane di piccola taglia ma sarà sempre un morso. Il problema è sempre che si sceglie un cane solo in base all’aspetto estetico senza informarsi prima sulle caratteristiche di razza”.
Tra i preziosi suggerimenti, infine, Flavio invita coloro che pensano di prendere in affidamento un cane di farsi consigliare da persone esperte su cosa vuol dire prendersene cura ed intraprendere un percorso per evitare problemi dopo. “Una cosa che cerco di sottolineare sempre è che i bambini non devono essere mai lasciati soli con i cani anche se siamo sicuri che il nostro cane non gli farebbe mai del male. Vanno sempre sorvegliati – conclude -, nella maggioranza dei casi di incidenti tra bambini e cani il motivo è quasi sempre legato alla non sorveglianza da parte degli adulti”.
Per contattare Flavio Langone per una consulenza basta chiamare al numero 339/4050764 oppure inviare una mail all’indirizzo info@flaviolangone.it.