Ieri gli studenti di tutta la Campania hanno inondato le strade di Napoli per rivolgersi alla Regione e chiedere diritto allo studio reale e garantito, un sistema scolastico nuovo e il protagonismo degli studenti.
La richiesta principale era l’applicazione dell’articolo 10 della legge regionale sul diritto allo studio (4/05). La Conferenza sul diritto allo studio, non più convocata dal 2007, è necessaria, secondo loro, per gli avanzamenti di cui la scuola campana ha bisogno.
“A seguito del corteo l’assessore Fortini ci ha ricevuto. Dopo anni, abbiamo ottenuto la convocazione della Conferenza Regionale sul diritto allo studio – dichiara Sara Monti, coordinatrice dell’UdS Campania –Il 24 febbraio, alle ore 11, nel palazzo della Regione sono convocati gli Stati Generali della scuola pubblica Campana. Le nostre rivendicazioni all’ordine del giorno sono il reddito di formazione, l’edilizia e il diritto all’abitare, i trasporti e la mobilità, il benessere psicologico e le direttive regionali per arginare partenariati tossici tra aziende e formazione. Da domani ricomincia il nostro lavoro di inchiesta, di mappatura, di reimmaginazione collettiva della scuola e del nostro futuro in ogni città e in ogni istituto”.
“Diamo complessivamente una valutazione positiva della discussione con l’assessore Fortini, ottenuta dopo il corteo convocato da Link Fisciano, Link Napoli e UdS Campania – aggiunge Cristina Trey, coordinatrice di Link Napoli – Abbiamo discusso di tutti quegli aspetti solo in apparenza lontani dal diritto allo studio ma in realtà profondamente legati a questo, come la tematica dei trasporti e del caro affitti ma soprattutto la mancanza di posti alloggio delle residenze universitarie: per stessa ammissione della Giunta regionale il fabbisogno è pari a oltre 6mila unità e ci troviamo con poche centinaia di posti negli studentati. Ci auguriamo infine che la conferenza regionale per il diritto allo studio sia l’occasione di una revisione sostanziale delle borse di studio, nei criteri con cui vi si può avere accesso e nelle tempistiche di erogazione”.