Dal dolore per la perdita di un figlio nasce un messaggio di amore e voglia di aiutare il prossimo. Si racchiudono in questo prezioso concetto tutte le azioni concrete portate avanti in questi anni dalla signora Gianna Aumenta, madre di Antonio Finamore, 25enne di Sala Consilina morto nel 2009 a causa di un incidente stradale. Antonio viaggiava come passeggero a bordo di un’auto che si schiantò a San Pietro al Tanagro.
Dopo giorni di agonia smise di vivere in ospedale e i suoi genitori non esitarono un attimo nel donare i suoi organi per consentire di salvare altre persone.
In questi anni i familiari e gli amici di Antonio hanno costituito l’Associazione Antonio Finamore “C’ fai sta’ bbuono” che si occupa di sostenere le categorie fragili della popolazione, in particolar modo i diversamente abili.
Tante le iniziative messe in campo anno dopo anno, tra cui il Pararaduno, le raccolte solidali (anche in occasione della pandemia da Covid e della guerra in Ucraina), il “Parco del Fin’amore” e le donazioni di dispositivi per il supporto dei diversamente abili che ogni settimana i cittadini possono consegnare o ritirare direttamente presso la sede dell’associazione in via Mezzacapo a Sala Consilina (aperta il martedì e il venerdì dalle 17.00 alle 19.00).
In occasione della Giornata Mondiale delle Vittime della strada, che si celebra la terza domenica di novembre, Ondanews ha intervistato la madre di Antonio Finamore per raccontare quanto fatto finora dall’associazione intitolata alla memoria del figlio, ma soprattutto per lanciare un messaggio di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.