Ha ucciso a coltellate la moglie poi è scappato e poco dopo è stato ritrovato impiccato ad un cavalcavia dell‘autostrada A2. È purtroppo la sintesi di quanto accaduto ieri in una villetta di Parco Fiorito di San Mango Piemonte, scenario dell’ennesimo femminicidio.
Rodolfo Anastasio, 56enne, ha preso un coltello dalla cucina e si è scagliato contro la moglie, Paola Larocca, 55enne. Vano il tentativo del figlio più piccolo, 29enne, che ha tentato di separarli ferendosi nella colluttazione. La donna è deceduta dopo il trasporto all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Entrambi ristoratori, titolari di un locale storico del lungomare di Salerno, erano separati da qualche tempo. Il marito si era trasferito altrove ma era solito tornare presso l’abitazione familiare per la colazione con i figli. E così è stato anche ieri mattina prima che il consueto rito sfociasse in tragedia.
L’altro figlio, 33enne, avrebbe chiesto aiuto ai vicini per poi tentare una corsa disperata al “Ruggi” di Salerno con la madre.
Forse la gelosia tra i motivi dell’omicidio-suicidio. Da diversi mesi si erano separati ma Rodolfo non aveva accettato la decisione della moglie e pensava anche che avesse una nuova relazione. Qualche giorno fa, inoltre, la sfortunata vittima aveva deciso di denunciare ai Carabinieri i comportamenti asfissianti del marito chiedendo un provvedimento restrittivo. Un gesto che non ha provveduto tuttavia a fermare la follia omicida del 56enne che, nonostante il monito di diversi amici, ha deciso di tentare prima un chiarimento e poi chiudere con l’insano gesto.
Sotto choc la comunità di San Mango Piemonte e dei commercianti del lungomare di Salerno che conoscevano la coppia da anni.
“Un altro femminicidio, il settimo nella nostra regione dall’inizio del 2022, tinge di rosso le pagine di cronaca. Un gesto efferato – denuncia la segreteria della Cgil Napoli e Campania – che rappresenta l’ennesimo segnale di una drammatica asimmetria alla base delle relazioni che si cela dietro il possesso, la sopraffazione, la cultura maschilista. Una cultura che va sradicata alla base, educando al rispetto, all’uso del linguaggio, al rifiuto degli stereotipi. È necessario che la prevenzione della violenza non si fermi e il suo contrasto diventi una priorità a livello politico. Basta contare le donne uccise per mano degli uomini: è necessario agire”.
“Come spesso accade, purtroppo, nulla lasciava presagire una tale tragedia. Davanti ad un lutto così grande è importante innanzitutto il rispetto per l’atroce dolore che ha colpito un’intera famiglia. Questo triste momento deve essere accompagnato da silenzio e riflessione Esprimo a nome mio, dell’Amministrazione e di tutta la comunità profondo cordoglio ai figli e ai familiari”, il messaggio del Sindaco di San Mango Piemonte, Francesco Di Giacomo.
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