Il dottore Carmelo Accetta, coordinatore provinciale UIL FPL Salerno, torna a discutere in merito al servizio di emergenza 118 dell’ASL Salerno, dopo l’affidamento alle associazioni di volontariato dei 15 lotti previsti dal criterio di bando. “Stesso bando di gara già proposto e bocciato nel 2017 che continua a non tenere conto del cambiamento del sistema e della mutata domanda assistenziale, non tiene conto dei dati di attività sviluppati in questi anni e della forte riduzione del personale medico 118” afferma.
La UIL FPL evidenzia alla nuova Direzione Strategica dell’ASL l’inopportunità di dare seguito al bando, redatto e organizzato con criteri superati, anacronistici e inadeguati dal punto di vista assistenziale. Sicuramente da rivedere, a parere della sigla, l’organizzazione del sistema sul modello dipartimentale, risultata totalmente fallimentare, iniqua dal punto di vista assistenziale, dispendiosa sotto l’aspetto economico e incapace di soddisfare la domanda di assistenza proveniente dai territori aziendali. Secondo UIL vi sono alcune criticità che vanno necessariamente rivisitate ed eliminate. Il bando di gara andrebbe articolato, dopo attenta ricognizione e razionalizzazione del personale disponibile per il servizio di emergenza 118, dei dati di attività pluriennali verificati per Distretto Sanitario e di un sano “restauro” della COT 118. La suddivisione a lotti non sarebbe la giusta soluzione per l’affidamento dell’assistenza territoriale. Sicuramente da riconsiderare, per impostare un bando di gara per l’organizzazione del sistema di emergenza-Urgenza, sono le associazioni di volontariato che, pur essendo delle organizzazioni ONLUS, secondo i capitolati del bando sono chiamate a governare con l’assegnazione dei lotti importanti somme (circa 900mila euro all’anno per ciascun lotto), volumi che superano il fatturato di una piccola-media impresa. L’assegnazione ad associazioni prevede il 50% degli operatori a rimborso spese, con forte penalizzazione dell’occupazione, nonostante importi previsti per ambulanza e autista soccorritore di 17.200 euro mensili.
“È stato dimostrato negli anni – continua Accetta – che con somme sensibilmente inferiori si può creare occupazione, garantendo una retribuzione dignitosa, anche se a rapporto libero professionale (1.400 euro mensili) ad autisti soccorritori capaci. Considerando, anche nella proposta a lotti, mediamente 4 postazioni per lotto si potrebbero prevedere (a rapporto libero professionale con 20 turni mensili di 12 ore per operatore) tra le 16 e le 20 persone a lotto, con una possibilità occupazionale di oltre 200 persone per i lotti previsti dal bando“.
Per la UIL inoltre sono necessarie la valutazione dei dati di attività sviluppata negli anni e di ricognizione del personale medico ed infermieristico con conseguente razionalizzazione, la stabilizzazione del personale infermieristico, già impiegato a tempo determinato, con eventuali nuove assunzioni esclusive per il sistema di emergenza-urgenza ed è opportuno l’affidamento di programmazione e organizzazione del sistema al Distretto Sanitario, deputato al governo dei servizi socio-assistenziali per il territorio di competenza.
“Sarebbe opportuno prima acquisire questi dati, poi articolare il bando per l’affidamento ad associazioni di volontariato ed eventualmente a cooperative ONLUS che garantiscano assunzioni o retribuzioni adeguate a tutti gli operatori impegnati nel sistema – conclude Accetta -. Sulla base di questi dati si proporrebbe per il proprio territorio la migliore assistenza condivisa con il coordinatore responsabile del 118, articolando postazioni medicalizzate, postazioni infermieristiche, auto mediche, postazioni territoriali ed eliminando uno spreco di danaro pubblico per inutili postazioni rianimative. Un’organizzazione sindacale attenta all’occupazione e al benessere del popolo, soprattutto nell’attuale contesto sociale di grande disagio per eventi internazionali non prevedibili, non può più permettere questo dispendio di danaro pubblico“.