Autorità civili e militari, con in testa il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ed il Viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, e poi centinaia di studenti delle scuole del Basso Cilento, tutti a sventolare il tricolore per uno degli appuntamenti clou dell’edizione 2022 del Premio Internazionale Nassiriya per la Pace, organizzato dall’associazione culturale Elaia e guidato dal giornalista Vincenzo Rubano. Scenario della cerimonia il Santuario dell’Annunziata a Licusati di Camerota.
Il via con l’alzabandiera, l’Inno di Mameli ed il Silenzio suonati dalla Fanfara delle Legione Carabinieri della Campania, a cui è seguita la deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento che ricorda le 19 vittime dell’attentato a Nassiriya in Iraq il 12 novembre 2003. Presenti nell’anfiteatro del Santuario i sindaci di Camerota, Mario Scarpitta, di Centola Rosario Pirrone, quello di Celle di Bulgheria Gino Marotta, il primo cittadino di Valle dell’Angelo Salvatore Angelo Iannuzzi e di Santa Marina Giovanni Fortunato, il consigliere provinciale Carmelo Stanziola ed il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino.
Il momento più toccante è stato lo scoprimento delle pietre d’inciampo in ricordo dell’Ambasciatore Luca Attanasio, assassinato in Congo nel febbraio del 2021, del suo carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci, morto con lui, e del Brigadiere dei Carabinieri Carmine Tripodi, originario di Castelruggero di Torre Orsaia e ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1985 a San Luca, nella Locride.
Tra i premiati il presidente del Senato Ignazio La Russa (ha ritirato il Premio Gasparri), lo stesso Gasparri, il Viceministro Edmondo Cirielli, il Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, Comandante interregionale Carabinieri “Ogaden”, il Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Cardone, il Presidente del Tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo (già a Vallo della Lucania).
Tra i premi alla memoria quello all’Ambasciatore Attanasio, consegnato alla vedova Zakia Seddiki, al carabiniere Vittorio Iacovacci (consegnato al fratello Dario) ed al Brigadiere Tripodi. A ricevere il Premio Nassiriya per la Pace anche il Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, Antonio Ricci, il Questore di Salerno Giancarlo Conticchio, il Prefetto di Salerno Francesco Russo, don Maurizio Patriciello, uno dei parroci in prima linea nella lotta alla camorra, il giornalista Mimmo Rubio, autore di numerose inchieste e sotto scorta per le minacce subite dalla camorra e che ha dedicato il Premio a tutti i colleghi la cui voce viene soffocata da regimi dispotici. La chiusura con un momento musicale a cura dell’orchestra dell’Istituto Comprensivo di Camerota.
“Questa è l’Italia che si impegna e si sacrifica – ha sottolineato nel suo intervento l’ideatore e presidente del Premio Nassiriya Vincenzo Rubano – Sono orgoglioso di questi uomini e donne che rappresentano l’Italia più bella. Oggi raccontiamo soprattutto ai tanti studenti presenti qui le loro storie. C’è bisogno di veri testimoni di pace in questo Paese”.
“Le tracce delle vittime della strage di Nassiriya, come anche tutti i caduti civili e militari per la pace, sono come le pietre di inciampo scoperte oggi: rimarranno per sempre”, ha aggiunto il vicepresidente del Senato Gasparri.
Tra i premiati anche il giornalista e massmediologo Klaus Davi, che proprio a San Luca, nella Locride, alcuni anni fa presentò una lista per sfidare la criminalità organizzata ed una politica omertosa.