“Romance scam”. E’ così che viene definito uno dei reati che negli ultimi tempi ha subito oltre il 100% di incremento nel nostro Paese, quello della truffa romantica. E’ uno dei raggiri più dolorosi di cui si può cadere vittima in quanto, colpendo la sfera dei sentimenti, ferisce il desiderio di felicità, lasciando l’amaro in bocca per essere stati manipolati nel peggiore dei modi e creando un danno psicofisico oltre che economico.
Ne abbiamo parlato con l‘avvocato Eleonora Nocito, cassazionista, criminologa, giudice onorario (Esperto del Tribunale di Sorveglianza di Firenze). Svolge la professione forense in ambito penalistico tra le città di Roma e Pesaro. Perfezionata in criminologia minorile, da molti anni partecipa come relatrice a convegni e formazioni con riferimento al cyberbullismo, sexting e revenge porn. È docente a contratto per l’anno accademico 2022/2023 degli insegnamenti di “Forme e rappresentazioni sociali della violenza” e di “Elementi di diritto penale e penitenziario” presso la Scuola Superiore di mediazione linguistica “Columbus Academy” di Roma. Collabora con l’Università telematica “eCampus” e con l’Università di Urbino “Carlo Bo”.
- Avvocato, in cosa consistono le truffe romantiche, anche conosciute come “romance scam”?
Le truffe romantiche, comunemente dette anche “affettive”, sono poste in essere da persone che hanno l’obiettivo di ottenere illecitamente una somma di denaro attraverso la simulazione di un interesse di tipo amoroso o affettivo nei confronti della vittima. Le vittime possono essere sia uomini che donne e vengono contattate prevalentemente tramite social network/siti di incontri. I truffatori utilizzano la tecnica del love bombing (promesse di amore eterno, frasi poetiche, telefonate e videochiamate continue) per creare un legame emotivo profondo con la vittima gettando le basi per arrivare alla fase successiva ossia la richiesta di denaro. I dati della Polizia Postale ci confermano che le truffe affettive sul web sono in crescita anche a seguito della pandemia: ciò è dovuto al fatto che tutti quanti abbiamo trascorso un periodo difficile in cui molte persone sono rimaste sole anche fisicamente e questo ha fatto sì che molti si rivolgessero alla Rete per trovare compagnia.
- Chi si nasconde solitamente dietro questo genere di truffa?
Può nascondersi una singola persona oppure, più frequentemente, una rete di persone facenti parte di vere e proprie organizzazioni strutturate (solitamente con sede in Paesi africani, in particolare Costa D’Avorio e Nigeria) che lavorano in squadre e hanno turni lavorativi e copioni da seguire (le parole da loro usate appaiono molto simili in tutti i casi denunciati alle Forze dell’Ordine). Molti di loro usano vere e proprie tecniche di social engineering che hanno lo scopo di studiare i comportamenti, le abitudini, nonché gli interessi che la vittima manifesta online (profiling) prima di colpire. I truffatori più esperti sono in grado di personalizzare il copione previsto in base al carattere della persona con cui hanno a che fare. Solitamente gli scammers creano un account fake su una piattaforma social o su una dating app, il più veritiero possibile con fotografie, talvolta contraffatte o rubate, post e finte amicizie per adescare le vittime.
- Si può tracciare anche il profilo della donna o dell’uomo che più frequentemente cadono in questo tranello?
Con riferimento al profilo delle vittime (che possono essere sia uomini che donne ma in prevalenza sono di sesso femminile) si tratta solitamente di persone ingenue, fiduciose, sole e fragili. Quasi sempre di mezza età e single che sono alla ricerca del grande amore e vogliono provare nuovamente sensazioni forti. Spesso sono persone predisposte a diventare dipendenti affettivamente dal/dalla loro truffatore/truffatrice.
- Quali sono i campanelli d’allarme di cui tenere conto per evitare di essere truffati da questi seduttori virtuali?
Prima di tutto bisogna dire che davanti a richieste di amicizia di sconosciuti, soprattutto se sostengono di risiedere all’estero, è bene insospettirsi. Diffidare anche quando mostrano di avere proprio i nostri stessi interessi, esprimendo velocemente sentimenti d’amore molto importanti senza neanche averci conosciuto. Molti scammers dicono di svolgere lavori di rilievo, avventurosi o pericolosi (imprenditori, piloti, medici in missione o militari), sono single/vedovi/divorziati e, last but not least, sembrano (dalle foto in Rete!) di aspetto piacente. Inoltre non si riesce mai ad organizzare un vero appuntamento per colpa del loro lavoro o di problematiche di vario tipo. La loro vita infatti è costellata da problemi (incidenti, lutti, ricoveri, scadenze urgenti) che possono essere risolti solo con il denaro. Da ultimo ci tengo a sottolineare che i truffatori possono rimanere in contatto con le vittime per mesi o anche anni iniziando a chiedere prima piccoli importi poi somme sempre più ingenti.
- Che consigli può dare ai lettori che dovessero trovarsi in questa delicata situazione?
Prima di raccontare dettagli privati (sulla propria famiglia, stato di salute o stati d’animo) a qualcuno conosciuto in Rete verificare l’autenticità del profilo, controllando le foto pubblicate sui motori di ricerca, i contatti e amici del profilo. Conservare chat e pagamenti effettuati. Non fornire mai dati di conti bancari, carte di credito, password varie o copie di documenti personali e non inviare mai proprie foto intime. Inoltre mi sento di dire che la denuncia è fondamentale (anche se non si fossero perse cifre importanti!) anche per aiutare altre persone che potrebbero diventare potenziali vittime future. Purtroppo molti non denunciano per la vergogna di averci creduto e per evitare il biasimo di amici e familiari. È invece fondamentale dire che non bisogna incolparsi, infatti una truffa affettiva può capitare a chiunque a prescindere dall’età, titolo di studio e livello economico.