Ci sono tre fratelli indagati con l’accusa di omicidio volontario per la morte di Mario Solimeno, ferito da un colpo di pistola al collo il 29 settembre scorso ad Eboli.
L’indagine è coordinata dal pm Alessandra Cataldi della Procura della Repubblica di Napoli. Martedì 8 novembre verrà conferito l’incarico ai medici legali per l‘autopsia sulla salma della vittima che dovrà anche escludere eventuali errori medici durante i 28 giorni di agonia in ospedale prima di spirare.
Dopo il ferimento di Solimeno i Carabinieri della Compagnia ebolitana, diretti dal Capitano Emanuele Tanzilli, sottoposero i tre indagati all’esame del guanto di paraffina.
Nel Rione Pescara sono stati raccolti degli indizi a loro carico: si tratta di tre spacciatori con precedenti penali. Fin da subito la morte dell’ebolitano è stata ritenuta l’epilogo di una guerra tra pusher.
Dopo l’uccisione di Solimeno e una serie di appelli sollevati dal sindaco Mario Conte e dalla cittadinanza il Prefetto di Salerno ha aumentato la presenza dei militari dell’Arma nelle zone calde della città, tra cui il Rione Pescara, dove viveva la vittima e dove attualmente abitano anche i tre indagati per il suo omicidio.
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