Si svolgeranno lunedì 31 ottobre gli accertamenti tecnici irripetibili sul cadavere ritrovato nel casolare di Santa Tecla a Montecorvino Pugliano, al confine con Pontecagnano Faiano.
Si tratta del prelievo del Dna e dell’autopsia: il tutto servirà a fare chiarezza sull’identità della persona deceduta, che potrebbe essere Marzia Capezzuti. Contemporaneamente i Ris di Roma analizzeranno alcuni materiali bruciati sequestrati la scorsa estate in altre aree.
L’avviso degli accertamenti è stato inviato anche agli indagati per l’omicidio e l’occultamento di cadavere di Marzia Capezzuti. Sei gli indagati: spiccano la cognata di Marzia, il marito, i figli e due amici di famiglia.
Per la Vacchiano, cognata di Marzia, e la sua famiglia i capi di imputazione sono di concorso in maltrattamenti contro familiari e sequestro di persona, reati commessi dal 2021 fino all’8 marzo 2022. A Vito Vacchiano contestato l’omicidio con circostanze aggravanti e la distruzione ed occultamento di cadavere.
Identici i capi di imputazione per gli altri indagati, eccetto che per una ragazza minorenne che risponde soltanto delle prime contestazioni. Riconosciute anche le parti civili, il padre di Marzia, Ciro Capezzuti e la madre, Laura Vincitore. Anche loro, come gli indagati, potranno nominare un perito di parte.
I Carabinieri, dopo i nuovi sopralluoghi degli ultimi giorni, hanno riascoltato i vicini di casa che avrebbero raccontato di aver sentito e visto episodi di maltrattamenti nella casa degli indagati.
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