Questa mattina a Potenza si è svolto l’interrogatorio di garanzia a carico di Francesco Piro, ex consigliere della Regione Basilicata arrestato venerdì nell’ambito di un’inchiesta della Dda su induzione indebita, corruzione, tentata concussione e altri reati contro la pubblica amministrazione.
L’avvocato Sergio Lapenna, come si legge su ANSA Basilicata, ha chiesto al gip Amodeo l’attenuazione della misura della detenzione in carcere. Se la richiesta sarà accolta non ricorreranno al Riesame. La decisione del gip dovrebbe giungere entro mercoledì, dopo l’acquisizione del parere del pm Montemurro.
Nel corso dell’interrogatorio odierno Piro ha respinto le accuse e ha affermato che le sue azioni sarebbero state “solo raccomandazioni“ e non atti corruttivi.
Il legale dell’ex consigliere regionale sostiene che il suo assistito avrebbe fatto una “raccomandazione politica” a favore di un dirigente di Acquedotto Lucano che voleva essere promosso e non ha avuto un ruolo nel tentativo di allontanare dall’incarico l’allora Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “San Carlo” di Potenza.
Venerdì scorso insieme a Piro è stata arrestata anche la sindaca di Lagonegro Maria Di Lascio (ai domiciliari). Obbligo di dimora per Francesco Cupparo, assessore della Giunta regionale della Basilicata e per Rocco Leone, già assessore della Giunta e ora consigliere regionale; divieto di dimora a Potenza nei confronti di Giuseppe Spera, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “San Carlo”. Indagati Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, assessore regionale alla Salute, Gianni Mastroianni, assessore del Comune di Lagonegro, Donatella Merra, assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione, Antonio Ferrara, Dirigente del Settore Amministrativo della Regione Basilicata e Segretario Generale della Giunta regionale.
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