Da oggi la sede municipale di Ottati è nel Convento dei Domenicani in Piazza Umberto I, aprendo così una nuova pagina. La vecchia sede, da 40 anni in Via XXIV Maggio, era diventata inopportuna per gli spazi e per le condizioni in cui versa. La struttura liberata accoglierà, previa l’esecuzione di alcuni lavori, altri utili servizi per i cittadini e l’Aula Consiliare resterà dove attualmente si trova.
“La motivazione forte che ha mosso l’Amministrazione comunale in carica a dislocare il Municipio, dopo una discussione approdata in Consiglio comunale nell’aprile 2021 e sul cui punto anche un consigliere di opposizione ha votato a favore insieme a tutta la maggioranza, è quella di rivitalizzare il centro storico di Ottati – spiega il sindaco Elio Guadagno -. Riteniamo che non possa esistere comunità senza il centro storico, senza vivere la storia di un luogo e senza conservarne e tutelarne le origini. Piazza Umberto I, sempre riconosciuta e ricordata non solo dagli ottatesi come luogo di frequentazione sociale ed economica, era divenuta deserta e malinconica, improduttiva e grigia, poiché la vita del nostro amato paese si era limitata esclusivamente alla Strada Provinciale che ad oggi, lungo la sua estensione urbana, vede collocati l’Ufficio Postale, la farmacia, l’ambulatorio medico, la palestra, il centro sociale, il panificio, due bar, due negozi di alimentari e uno di generi diversi, una pasticceria-gastronomia, una macelleria, un negozio di arredamenti, un salone di bellezza e diversi studi professionali. Insomma, tutto concentrato lì, perfino le fiere tradizionali e il mercato settimanale da un paio d’anni hanno luogo lungo la SP12“.
“Sappiamo di aver assunto una scelta forte, impopolare, però le funzioni di amministratore locale implicano anche ciò. Se non c’è coraggio si faccia altro – prosegue Guadagno -. In egual misura però, siamo convinti che, fra qualche tempo, breve a nostro avviso, tale scelta darà ragione a noi, perché ci consegnerà un centro storico vivo e armonioso e questo sì che conta! Quella piazza, la nostra agorà, consentitemi di dirlo, la più bella del comprensorio, merita di vivere! Non v’è paragone alcuno, inoltre, circa la bellezza e la storicità tra le due location, a favore di quella attuale, che oggi è interamente ristrutturata e di proprietà comunale e che a breve accoglierà altre iniziative, di prima istituzione, di carattere socio-economico e culturale. Scriviamo oggi, per il futuro, una nuova e bella pagina di vita per Ottati!“.