Si terrà giovedì 22 settembre alle ore 11, presso il Tribunale di Lagonegro, la presentazione del tavolo interistituzionale sulla violenza domestica, nato con il Protocollo realizzato nell’ambito del Progetto “Dammi la Mano – percorsi di realizzazione per bambini e bambine vittime di violenza assistita e orfani e orfane di femminicidio” finanziato dal Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le introduzioni saranno affidate al presidente dell’Associazione Differenza Donna Aps Elisa Ercoli e alla già Procuratrice aggiunta della Procura del Tribunale di Roma Maria Monteleone. Interverranno il Presidente del Tribunale di Lagonegro Luigi Pentangelo, il Sostituto Procuratore del Tribunale di Lagonegro Giovanna Le Rose, il Presidente del Tribunale per i Minori di Potenza Valeria Montaruli, il Procuratore del Tribunale per i Minori di Potenza Pietro Canepa, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro Sebastiano Tanzola e il responsabile dell’ufficio legale dell’Associazione Differenza Donna Aps Teresa Manente.
A moderare l’incontro sarà il responsabile dell’ufficio stampa Differenza Donna Aps Luisa Rizzitelli. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero 0667/80537 o inviare una mail all’indirizzo d.donna@differenzadonna.it.
“La rete e il coinvolgimento ad un stesso tavolo di tutti i soggetti che agiscono sul campo, insieme ai centri antiviolenza, è la sola metodologia in grado di realizzare risposte operative e concrete efficaci di prevenzione e contrasto al fenomeno e soluzioni idonee alla costruzione di un percorso su misura per le donne e i loro figli/e minorenni che escono dalla violenza”, dichiara con soddisfazione Elisa Ercoli presidente di Differenza Donna.
Caterina Pafundi responsabile del Centro antiviolenza Aretusa del Consorzio Sociale S10 gestito da Differenza Donna spiga come “dopo l’esperienza del Progetto, portiamo a casa un risultato importantissimo per tutte le donne in uscita dalla violenza e per chi la combatte: fondamentale è infatti realizzare quanto previsto dalla Convenzione di Istanbul ed un Tavolo Inter istituzionale è uno degli strumenti fondamentali e concreti da mettere in campo”.
“Il Protocollo e l’istituzione del Tavolo interistituzionale rappresenta una grande opportunità di confronto tra tutti gli operatori coinvolti per far emergere gli ostacoli concreti che affrontano le donne quando scelgono di ribellarsi e denunciare la violenza dei mariti o conviventi, un confronto indispensabile per modificare una cultura giudiziaria e dare effettiva protezione alle donne e ai loro bambine e bambini “, dichiara Teresa Manente, responsabile Ufficio Legale Differenza Donna