Ha avuto luogo ieri pomeriggio presso l’Auditorium “Cappuccini” di Sala Consilina la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al professor Giuseppe Ippolito.
Il professore, originario di Sant’Arsenio, è uno dei maggiori esperti a livello internazionale nel campo delle malattie contagiose. Si è formato al Liceo Classico “Marco Tullio Cicerone” di Sala Consilina e ha proseguito i suoi studi presso l’Università di Roma. Tra i vari prestigiosi incarichi ricoperti, è stato Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le malattie infettive (INMI) “Lazzaro Spallanzani” ed attualmente è Direttore Generale della Ricerca ed Innovazione in Sanità del Ministero della Salute.
I saluti iniziali sono stati affidati al sindaco Francesco Cavallone, ai capigruppo di minoranza del Gruppo SaleSi ed Evoluzione Sala Domenico Cartolano e Alessandro Carrazza, al consigliere con delega alle Politiche Culturali Vincenzo Garofalo e al sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica.
“Abbiamo imparato a conoscere il professor Ippolito quando agli inizi del 2020 questo mostro latente ci ha colpito di sorpresa – commenta Cavallone – Tante persone sono diventate televisive ma il più acclamato e meno criticato è stato il professor Giuseppe Ippolito perché parlava sulla base di dati e studi scientifici. Ha dimostrato che attraverso lo studio, la preparazione e il sacrificio si può arrivare lontano e dare lustro al territorio”.
“Plaudo all’iniziativa del Comune perché ritengo importante questo riconoscimento ad un’eccellenza del territorio – dichiara il consigliere regionale Corrado Matera – Non è l’incarico che fa l’uomo ma è come si esercita l’incarico che fa la differenza e la grandezza della persona. Il professor Ippolito è riuscito a portare avanti una determinata soluzione, a tranquillizzare ed è diventato il faro non solo dell’Italia ma dell’Europa. Ha sviluppato due elementi importanti della nostra comunità che sono il senso del dovere e la voglia di essere in prima fila nei momenti di difficoltà. Il professore Ippolito possa essere esempio per la nuova generazione”.
Presente anche il consigliere regionale Tommaso Pellegrino che ha sottolineato la presenza e il legame che ha fatto sentire al territorio durante il periodo pandemico e la cittadinanza è proprio il segno di gratitudine del Vallo di Diano nei suoi confronti. “Abbiamo bisogno di simboli di un certo tipo e quando questi sono scienziati di questa terra non possiamo che esserne tutti contenti. Questa cittadinanza rappresenta anche un momento di profonda riconoscenza nei confronti di coloro i quali in prima linea ci hanno messo la faccia senza paura. Il professor Ippolito è un esempio di come anche la nostra formazione e i figli della sanità del territorio possono rappresentare l’eccellenza dovunque vanno a prestare servizio”.
Le straordinarie doti sono state evidenziate anche dalla dirigente scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Cicerone” Antonella Vairo e dal presidente della Società Operaia “Torquato Tasso” Michele Calandriello. A moderare l’incontro è stato il direttore del quotidiano “La Nazione” Raffaele Marmo.
“Sono stato fortunato perché ho avuto due genitori eccezionali – esordisce il professore Ippolito – E’ stato mio padre che mi ha guidato e seguito negli studi e mia madre mi ha insegnato a sfidarmi ogni giorno. Non penso di aver fatto niente di speciale, ho incontrato le persone giuste al momento giusto. Nella mia vita ho incontrato tante persone brave e generose che mi hanno dato guida e saperi. Ho avuto la fortuna di avere la visione delle cose al momento giusto. Il Covid ha portato all’attenzione delle persone quello che può succedere al mondo. Non dimentichiamo che mentre sentiamo parlare di società circolare e sanità circolare ci vuole un nuovo impegno individuale. Il vero riordino della sanità parte delle percezioni dei bisogni delle persone. Abbiamo bisogno che i quasi 700 milioni che prendono le Regioni diventino realmente lo strumento per cambiare il modello di gestione della fragilità. Bisogna stimolare i giovani a prendere coscienza che il futuro è solo il loro. La mia porta se vi serve un consiglio o un parere è sempre aperta”.
Oltre alla pergamena, al professore sono stati donati un cratere a kantharos e un tintinnabolo realizzato dai ragazzi del Liceo Artistico “Pomponio Leto” di Teggiano.
Presente, tra gli altri, anche il segretario dell’associazione Giornalisti del Vallo di Diano, Pierino Cusati.