Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella diretta social di oggi si è soffermato sul tema della condizione giovanile e dell’attuale “emergenza educativa”.
“Abbiamo discusso con i dirigenti del Cardarelli ed esponenti del mondo della scuola – ha chiosato De Luca -. Vorrei che questa condizione fosse affrontata di petto dal Governo nazionale e più in generale dalle forze politiche, dalle istituzioni, dal volontariato, dalla Chiesa e dalle associazioni sportive. In Italia abbiamo ormai un’emergenza educativa giovanile che è diventata drammatica. Siamo arrivati a un punto tale che di notte, soprattutto nei fine settimana e nei luoghi dove c’è movida, succede di tutto e sembra che lo Stato non esista. Siamo arrivati al punto che dobbiamo avere i brividi addosso quando i ragazzi escono di sera. Abbiamo genitori che ormai aspettano a notte fonda il ritorno a casa dei ragazzi perché succede di tutto. Mi hanno parlato di alcuni episodi che si verificano in maniera diffusissima. Ragazzi e ragazze di 15 anni che vanno in giro con i coltelli in tasca per fare guerre, scontri. Sono cose inimmaginabili. Una docente di scuola media mi ha riferito che doveva quasi fare la perquisizione degli alunni che entravano in classe per vedere se avevano coltelli in tasca. In tante discoteche è diventata diffusa l’abitudine di alcuni rapper, questi squinternati tatuati fino alle orecchie, che fanno appello ai ragazzi che ballano che si forniscano del ‘ferro’, ovvero del coltellino. Ragazzine di 15 anni mettono nel reggiseno il coltellino, cose dell’altro mondo. Questi fenomeni coinvolgono ormai centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze”.
Drammatico anche l’uso spropositato dell’alcol, il Presidente della Regione lamenta infatti di gravi episodi che si verificano in particolar modo nei fine settimana: “In alcune realtà l’alcol ha soppiantato perfino la droga. Ormai di notte è diventata diffusissima tra gli adolescenti l’abitudine di consumare gli ‘shottini’, bicchierini piccoli di vetro con superalcolici. Per i ragazzi è diventato quasi un obbligo sociale ‘bere lo shottino’. Il costo spesso è di un solo euro, quindi bevendo uno, due o tre shottini a fine serata abbiamo ragazzi in coma etilico, che perdono la lucidità e fanno risse continue. Non dobbiamo mai drammatizzare, avere toni esagerati e dare un’immagine generalizzata di questi fenomeni. Questi fenomeni, però, stanno diventando la norma, rischiamo di veder perduta un’intera generazione se non cominciamo a prendere una funzione educativa. Mi rivolgo ai genitori, che sono spesso più fessi dei figli, che devono reimparare a fare i genitori e a controllare i figli quando escono. Non è un atto repressivo: verificate che non abbiano almeno il ‘ferro’ addosso. Dobbiamo immaginare per settembre una grande campagna di dialogo. Dobbiamo chiedere aiuto alle scuole e ai docenti perché si riprenda un’azione di trasmissione di valori perché la situazione sta diventando drammatica. Gli episodi di violenza, di baby gang, di cyberbullismo sono tali che questi debbano essere preoccupazioni del Governo nazionale. Servono nuove misure di sicurezza, perché se abbiamo il rapper che in discoteca invita a procurarsi il ‘ferro’, questo deve essere mandato in galera”.
Infine, dopo il lungo sfogo sulla questione della sicurezza, il Presidente De Luca ha chiuso la consuetudinaria diretta del venerdì con un resoconto della situazione pandemica: “Abbiamo una discesa di tutti gli indici del contagio da Covid. Manteniamoci prudenti. C’è invece una piccola ripresa del contagio del Vaiolo delle scimmie. Faccio un appello a coloro che vanno dai 25 ai 40 anni, visto che il contagio riguarda questa fascia d’età, dato che questi contagi si sono verificati per comportamenti sessuali ‘scapigliati’, mantenetevi calmi e protetti, per voi e per evitare di diffondere il contagio. Sono tempi complicati, tra guerra e Covid, mancava solo il Vaiolo delle scimmie che è allo stesso livello di pericolosità dei rapper tatuati che fanno appello a prendersi il ‘ferro’”.