Un’interessante esperienza all’estero quella che in questi giorni stanno vivendo 9 giovani di Polla che si trovano in Belgio per uno scambio culturale che si concluderà domani con la ripartenza per l’Italia.
Il gruppo di giovanissimi studenti è stato accompagnato nei giorni scorsi dal vicesindaco Giuseppe Curcio e dall’assessore Rossella Isoldi i quali domenica 31 luglio hanno partecipato ad una giornata istituzionale volta al rinnovo dei protocolli di scambi culturali per i prossimi anni.
Non è la prima estate, infatti, che vede protagonisti giovani pollesi all’estero per un intenso programma di scambio su cui l’Amministrazione comunale punta da sempre, non solo con il Belgio ma anche con Francia e Germania.
“Questa visita si colloca nelle attività di scambio culturale che portiamo avanti da oltre 20 anni – spiega il vicesindaco Curcio -. I giovani vengono coinvolti nella visita di siti culturali e soprattutto in una formazione linguistica di prioritaria importanza. Il momento più toccante di questo viaggio è stato sicuramente la visita a Marcinelle, luogo che ha visto morire diversi emigranti italiani. Per i giovani questi sono momenti importanti e noi crediamo in una loro crescita europeista. Ringrazio il Comitato del gemellaggio, a nome dell’Amministrazione, il presidente Giovanni Cafaro e tutti i membri che assiduamente lavorano affinchè tutto ciò possa essere possibile e le famiglie vicine al Comitato“.
Proprio oggi, infatti, i giovanissimi pollesi hanno visitato il Bois du Cazier a Marcinelle, una delle più importanti zone minerarie della Vallonia, sito del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Si tratta di una straordinaria attrazione culturale che testimonia l’epopea dello sviluppo e della produzione industriale in Belgio. Teatro di una grande tragedia avvenuta nel 1956 nella miniera di carbone, questo sito propone un percorso museale e didattico articolato su tre diverse esposizioni: lo Spazio 8 Agosto 1956, dedicato alla commemorazione del disastro della miniera, il Museo del Vetro, dedicato alla storia dell’industria vetraria dalle sue origini fino a oggi e il Museo dell’Industria, dedicato alla Rivoluzione industriale belga. Nei giorni scorsi anche la visita alla Commissione europea a Bruxelles e al complesso del Grand-Hornu, un sito minerario concepito per l’estrazione del carbone inserito nel 2012 nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità.