“Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, ecco che in corso di trattativa integrativa, nonostante un accordo siglato tra la parte pubblica dell’ASL Salerno e le organizzazioni sindacali, su cui già era stata stipulata un’intesa che aveva fatto produrre le istanze a tutti i lavoratori, l’ASL ritira e abbandona il tavolo delle trattative sul riconoscimento economico ai lavoratori della sanità salernitana, poiché secondo quanto sostenuto i soldi dei lavoratori e attribuiti ai fondi per la contrattazione integrativa occorrono per colmare il disavanzo di circa 9 milioni di euro dovuto dagli straordinari”, è quanto dichiarano i delegati della CISL FP afferenti al Vallo di Diano Cervone, Procaccio e Climaco.
“Per anni sono stati gli eroi anti-covid, chiamati a fronteggiare in prima linea l’emergenza sanitaria. Adesso sembrano essere stati dimenticati e quasi messi da parte. Ma sono gli stessi professionisti che hanno salvato migliaia di vite umane che hanno fatto da ‘ponte’ infaticabili tra le famiglie e i loro cari ricoverati in ospedale. E’ una situazione inaccettabile – dichiarano i tre delegati sindacali sul territorio – Mentre la carenza di personale continua a rendere ancora più difficile la situazione, l’ASL Salerno abbandona al loro destino chi sta lavorando con abnegazione e spirito di sacrificio mentre vengono messi in atto pessimi modelli di organizzazione del lavoro che impattano anche sui servizi offerti ai cittadini. Non ci fermeremo finché tutti a tutti gli operatori non sarà garantito il giusto riconoscimento economico mettendo in atto tutte le azioni utili e se necessario anche lo stato di agitazione”.
Sulla questione riguardante le istanze ai sanitari è intervenuto anche il Segretario Provinciale CISL FP di Salerno Alfonso Della Porta che ha sottolineato che stanno assistendo “all’ennesimo episodio di una gestione amministrativa scellerata, incontrollabile e paralizzata almeno per quel che riguarda i lavoratori del comparto, alla luce del fatto che l’Azienda Sanitaria, nel mentre per i lavoratori del comparto ha bloccato tutte le procedure d’interesse, dalle stabilizzazioni alla fascia nonché gli incarichi, per alcuni dirigenti dell’ASL sta sborsando fior di quattrini sotto forma di premialità per il lavoro profuso che hanno svolto fino ad oggi, fatto tanto più grave quanto eseguito a fine mandato a testimonianza della totale inefficienza di questa direzione strategica nei processi di gestione amministrativa. Stavamo male e per stare bene siamo finiti peggio”.
Come spiegato nella nota dal Coordinatore Area Centro Nord Andrea Pastore e dal Coordinatore Area Centro Sud Lorenzo Conte, più volte è stato cercato il confronto improntato su relazioni sindacali stabili, trasparenti e corrette. “Siamo stanchi di vedere negati il dialogo e l’esigibilità dei diritti dei lavoratori previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro. Nel corso di quest’ultimo anno, perché degli anni precedenti non si può di certo parlare dato che erano nascosti dietro la pandemia, nulla è stato possibile fare e possiamo affermare che l’Ente non è riuscito nemmeno a gestire le risorse dato il disavanzo di 9 milioni di euro e di sicuro, se fosse stata un’azienda privata avrebbe dichiarato fallimento”.
Il 25 luglio ci sarà un incontro con la rappresentanza sindacale e le segreterie territoriali per decidere le strategie d’azione perché “la CISL FP di Salerno è e sarà sempre accanto ai lavoratori. Una cosa è certa: il vertice Aziendale dell’ASL Salerno lascerà la nave, peccato che la nave è in tempesta e corre il rischio di affondare con tutti i passeggeri, i lavoratori, gli utenti e la Dirigenza tutta”.