Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, ha concluso la sua indagine in 5 punti della Basilicata: la foce del Canale Toccacielo a Nova Siri, quella del Basento a Metaponto, la spiaggia di Policoro in località Bosco Pantano, quella di Castrocucco e quella di Fiumicello a Maratea.
Prelevati in questi punti i campioni d’acqua da analizzare, i valori sono risultati entro i limiti di legge.
“È la prima volta che in Basilicata i campionamenti non mettono in evidenza punti di criticità – spiega Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde – Ma è importante non abbassare la guardia: l’Italia rimane sempre un Paese con grandi problemi di depurazione che nella maggior parte delle volte hanno conseguenze nei corpi fluviali”.
I campionamenti di Goletta Verde naturalmente non sostituiscono i dati ufficiali, ma integrano il lavoro svolto dalle autorità competenti. Solo i dati dell’Arpab, infatti, possono determinare la balneabilità di un tratto di costa. Le analisi svolte da Legambiente invece puntano a individuare le criticità dovute a una cattiva depurazione dei reflui in punti precisi, principale causa dell’inquinamento dei mari.
Se dunque i risultati delle analisi sono rassicuranti, ci sono altri dati che destano preoccupazione. Come quelli emersi dal report Mare Monstrum sui reati che riguardano il mare, presentato sempre da Legambiente: la Basilicata è al primo posto in Italia per violazioni all’ecosistema marino per chilometri di costa. Sono 1.844 gli illeciti penali e amministrativi registrati, in media 29,6 ogni chilometro, vale a dire uno ogni 33,8 metri.