L’imprenditore Roberto Squecco è stato rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta “Le Croci del Silaro”.
Il rinvio a giudizio per l’imprenditore di Capaccio Paestum, come riporta il quotidiano “La Città di Salerno”, è stato deciso dal Gup di Salerno, Vincenzo Pellegrino, che ha inoltre prosciolto un imputato per intervenuta morte e stralciato la posizione di tre imputati. Oltre a Squecco sono state rinviate a giudizio altre 9 persone.
Gli imputati, secondo la pubblica accusa, ricoprivano ruoli di prestanome o di autisti nell’organizzazione delle reti di associazioni di pubblica assistenza gestita di fatto da Squecco, che fu arrestato e liberato. Le accuse spaziano tra interruzione di pubblico servizio, peculato, falso, turbativa d’asta, autoriciclaggio.
L’inchiesta “Le Croci del Silaro”, si ricorda, ebbe origine dal corteo delle ambulanze che nel 2019 fu allestito per festeggiare l’elezione a sindaco di Franco Alfieri.
Un carosello che destò non poco scalpore: dopo lo scandalo giudiziario a Squecco furono sequestrati alcuni beni e contestualmente l’ex moglie, eletta nella maggioranza di Alfieri, si dimise dalla carica di consigliere comunale.
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