“La biodiversità delle aree protette: paesaggio, benessere, economia circolare e turismo sostenibile” sarà il tema del convegno organizzato dalla sezione F.I.D.A.P.A. B.P.W. Italy di Montesano sulla Marcellana con il patrocinio del Comune, del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, della sezione Cilento Lucano di Italia Nostra e del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Il convegno si terrà domani alle 16:30 a Palazzo Gerbasio nel capoluogo di Montesano e sarà trasmesso contemporaneamente online su Google Meet al link disponibile CLICCANDO QUI. L’evento si aprirà con i saluti di Concettina Di Mieri e Maria Carmela Bruzzese, vicepresidente e past presidente della sezione F.I.D.A.P.A. di Montesano, seguiranno le autorità F.I.D.A.P.A. Fiammetta Perrone, Pina Genua Ruggiero e Maria Concetta Oliveri e i saluti istituzionali del sindaco, Giuseppe Rinaldi, e del Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino.
Agnese Petrosino, responsabile rapporti con referente distrettuale digitalizzazione e innovazione e consigliera della sezione F.I.D.A.P.A. di Montesano, successivamente presenterà il progetto “Tesori da scoprire”. Il convegno sarà moderato dalla consigliera dell’associazione, Teresa Rotella, ed interverranno il direttore scientifico dell’Ecomuseo della Valle delle Orchidee e delle antiche coltivazioni di Sassano, Riccardo Di Novella, l’ecologa Silvia Scozzafava, il Direttore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Domenico Nicoletti, la cardiochirurga Francesca D’Auria e il project manager Nomisma Francesco Capobianco. Concluderà i lavori Fiammetta Perrone, presidente nazionale F.I.D.A.P.A..
Teresa Rotella ha fortemente voluto questo convegno per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche ambientali più rilevanti e dare la giusta risonanza al tema della biodiversità. Il 2020 è stato l’anno europeo della biodiversità ma, a causa degli eventi pandemici, non è stato possibile celebrarlo con ampia diffusione, pertanto è apparso opportuno organizzare un evento che prendesse in considerazione la nuova strategia europea sulla biodiversità per il 2030, nota come “Farm to Fork”, strategia che è al centro del Green Deal con l’obiettivo di rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente. Si devono riprogettare i sistemi alimentari che oggi rappresentano quasi un terzo delle emissioni globali di GHG (Greenhouse gases – gas ad effetto serra), consumano grandi quantità di risorse naturali e provocano una perdita di biodiversità con impatti negativi sulla salute. La strategia “Farm to Fork” mira ad accelerare la transizione verso un sistema alimentare sostenibile con un impatto ambientale neutro o positivo, tende a mitigare il cambiamento climatico e ad adattarsi ai suoi impatti e a invertire la tendenza alla perdita della biodiversità. Questa strategia vuole garantire la sicurezza alimentare, la nutrizione e la salute pubblica, oltre, che preservare l’accessibilità economica degli alimenti generando mezzi di sussistenza, promuovendo la competitività del settore dell’approvvigionamento dell’UE e il commercio equo. In quest’ottica, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si configura come un luogo in cui declinare in modo vincente le politiche contenute nelle direttive europee “Farm to Fork”, diventando così un incubatore di attività a tutela del paesaggio, del benessere psico-fisico delle persone residenti e ad essere un motore propulsivo per una economia circolare e attrattore per un turismo sostenibile e slow.
La pandemia ha evidenziato punti carenziali drammatici nella struttura e nel modello socio–economico finora adottato e ha sollecitato una modifica di paradigma nel modo di rapportarsi fra uomo, attività umana e ambiente naturale. Le socie FIDAPA B.P.W. Italy – sezione di Montesano sulla Marcellana – Vallo di Diano avvertono l’urgenza del cambiamento di passo in materia socio-economico-ambientale e con questo convegno e con l’hashtag “#maipiùcomeprima” (preso in prestito dalle associazioni ambientaliste ) intendono sensibilizzare e informare sul tema, invitando alla riflessione per stimolare un cambiamento di visione a partire dalle piccole e quotidiane abitudini individuali fino a permeare le politiche che disciplinano e regolano le azioni del vivere associato.