Il consigliere regionale della Basilicata Tommaso Coviello ha presentato una mozione concernente l’inclusione degli alunni con alto potenziale cognitivo e plusdotazione, che si colloca nel percorso già intrapreso di costruire step by step una società lucana sempre più moderna ed inclusiva. La Convenzione Onu del 2006 ha tracciato un passaggio fondamentale dal concetto di integrazione a quello di inclusione. La direttiva ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” del 27 dicembre 2012 e la circolare ministeriale 6 marzo 2013 n. 8 hanno portato nella scuola italiana il concetto di bisogni educativi speciali, denominati con l’acronimo BES, attenzionando la necessità di una didattica specifica per tali alunni che sono sempre meno certificati ai sensi della legge 104/92, anche in considerazione della loro intelligenza preservata.
“In base alle comunicazioni scientifiche e alle segnalazioni effettuate dalle scuole e dalle associazioni di genitori – precisa il consigliere – emerge come tra la popolazione scolastica siano presenti alunni e studenti con un alto potenziale cognitivo (APC, con un indice di quoziente intellettivo compreso tra 120 e 129) o con plusdotazione (PD, con un indice di quoziente intellettivo superiore a 129) che mostrano capacità in ambito scolastico al di sopra della media e che in ambito internazionale sono definiti Gifted Children. Secondo le stime, circa l’8% degli studenti italiani sono plusdotati o con un alto potenziale cognitivo. Ragazzi con un quoziente intellettivo superiore alla media, a volte oltre i 130 punti, che dimostrano capacità di apprendimento e curiosità intellettuali molto sviluppate”.
“In questo complesso e delicato scenario – prosegue Coviello – è necessario trasformare le culture e le pratiche all’interno delle scuole al fine di garantire pari opportunità a tutti nel pieno riconoscimento e nell’efficace valorizzazione delle differenze-diversità mediante l’individuazione e il potenziamento delle strategie didattiche-organizzative. Siamo ancora indietro e le numerose famiglie non possono più aspettare, pertanto questa mozione impegna il presidente della Giunta regionale e la Giunta stessa a farsi parte diligente nei confronti del Governo e del Parlamento affinché venga approvata una normativa specifica a livello nazionale finalizzata al riconoscimento degli alunni con alto potenziale cognitivo, prevedendo percorsi formativi ad hoc per i docenti e favorendo piani didattici personalizzati per gli alunni che presentano tali specificità. Valutando, nel rispetto delle proprie competenze, l’adozione di misure finalizzate a favorire le attività e le pratiche di supporto per l’individuazione e la presa in carico dei bambini e ragazzi ad alto potenziale cognitivo e a promuovere un’adeguata campagna di informazione sul tema e promuovendo iniziative sul territorio che incentivino la possibilità di incontrarsi e condividere un percorso con un gruppo di pari e che sia funzionale al soddisfacimento dei bisogni emozionali e relazionali di tali bambini”.
Si tratta per Coviello di un cambio di passo nel modo di concepire il welfare applicato alla scuola e in via estensiva alla società tutta, sempre più a misura di persone con fragilità e che deve guardare e magari fare propri i modelli più virtuosi, ad esempio quelli della penisola scandiva.