Il Coordinamento del Circolo del PD e il Gruppo consiliare del PD di Eboli intervengono sulla triste vicenda dell’avvenuto commissariamento (il primo nella storia di Eboli) da parte della Regione Campania per la mancata approvazione degli atti dell’esercizio 2020 del Piano di Zona. “Occorre farlo anche alla luce della campagna mistificatoria dell’assessore al ramo e di qualche suo finto oppositore, condotta nel tentativo maldestro di nascondere il nulla prodotto in questi mesi” esordiscono i dem ebolitani.
Il Piano di Zona va approvato a consuntivo e la scadenza originariamente prevista era fissata al mese di maggio 2021, periodo in cui l’Ente era sotto la gestione commissariale. Tale data, anche in relazione alle problematiche derivanti dalla pandemia, era stata oggetto di proroghe da parte dei competenti uffici della Regione Campania. L’ultima data assegnata era quella del 15 aprile 2022, 6 mesi dopo l’insediamento dell’attuale Amministrazione comunale.
“Di fronte alla totale inerzia da parte del nostro Piano di Zona con capofila il Comune di Eboli – continuano dal PD – il 1° giugno (dopo un ulteriore mese e mezzo!) la Regione ha, quindi, attivato i poteri sostitutivi previsti dall’art. 47 della Legge Regionale n. 11/2007, commissariando il Piano di Zona per l’adozione degli atti omessi. Il commissariamento è purtroppo un atto dovuto, dopo le ripetute proroghe ricevute dal nostro Ente, di fronte all’assoluta inadempienza dell’attuale Amministrazione comunale, al fine di non compromettere in modo irreversibile uno dei settori più delicati della macchina pubblica, quello che tocca la carne viva dei nostri cittadini, rivolgendosi alle categorie più fragili e svantaggiate della nostra comunità“.
Per il PD ebolitano questo episodio denuncia nuovamente “l’inadeguatezza dell’Amministrazione Conte a svolgere anche le attività ordinarie, con una gestione che in questi mesi ha paralizzato totalmente la città e rischia di farla piombare in un nuovo medioevo. Eppure su altre tematiche, tipo la recente suddivisione degli ambiti di Sant’Andrea e San Cataldo, li abbiamo visti rapidi e zelanti. Ci sarebbe piaciuto che almeno parte di quell’impegno e zelo profuso dal Sindaco e dalla sua Giunta in manovre urbanistiche, tutte da approfondire per le loro possibili ricadute, fosse stato indirizzato al settore che ha istituzionalmente in carico i più deboli“.
“Di fronte a questo ennesimo disastro, figlio di un’Amministrazione lenta e distratta, ci saremmo aspettati almeno un atto di dignità come le dimissioni degli assessori al ramo – concludono -. Ed invece assistiamo nuovamente al penoso balletto dello scaricabarile a cui Conte e i suoi collaboratori in questi mesi ci hanno abituato. Caro Sindaco, ormai sono otto mesi che lei governa (?) Eboli. È un tempo sufficientemente congruo per non dover più continuare a nascondere le sue responsabilità, attribuendole ad altri. Governare significa assumersi responsabilità“.