Dopo anni di isolamento arrivano belle notizie e sorrisi per la famiglia Spadola di Ruoti, alla ribalta nazionale nel 2014 quando “Le Iene” raccontarono la loro vicenda. La famiglia da anni ha vissuto nell’isolamento a causa dei problemi strutturali alla “Passerella Avriola”, un ponte di collegamento tra la loro abitazione e la principale arteria di collegamento con Ruoti e il comprensorio.
Oggi, dopo circa due anni di lavori, l’unico punto di accesso all’abitazione è stato messo in sicurezza e totalmente sistemato grazie all’impegno del Comune di Ruoti e della sua Amministrazione. D’ora in poi la passerella sarà transitabile grazie ai lavori realizzati con la progettazione curata dall’ingegnere Armando Albi Marini dell’Università Federico II di Napoli attraverso un finanziamento di 162mila euro ricevuto dalla Regione e altri 50mila euro co-finanziati dal Comune.
“Dopo un percorso travagliato – ha dichiarato il sindaco, Anna Maria Scalise – finalmente procediamo alla riapertura della passerella. Sono soddisfatta del raggiungimento di questo obiettivo che consentirà alla famiglia Spadola di raggiungere agevolmente la propria azienda e abitazione. La mia gioia consiste nell’aver restituito un po’ di serenità ad una famiglia che da anni ha visto sempre più lontana la possibilità di ritornare a far vivere e rivivere la propria quotidiana normalità e il proprio lavoro. Questo risultato, dopo annose attese, è stato possibile grazie alla perseveranza di questa amministrazione. Un successo amministrativo importante”.
Sono passati otto anni dall’incursione di Mauro Casciari del programma televisivo “Le Iene” a Ruoti. La burocrazia ci ha messo del suo, ma importante è stato anche il dialogo avviato dall’Amministrazione comunale con la famiglia e la volontà di risolvere la problematica, che ha costretto gli Spadola per molto tempo a rientrare a casa a piedi e con non pochi problemi all’azienda familiare. Soddisfazione viene espressa anche dall’assessore Franco Gentilesca: “Con tanto impegno finalmente è arrivato questo giorno. Con il nostro avvicendamento in giunta nel 2019, abbiamo assunto l’impegno a risolvere la problematica e ci siamo riusciti. Il compito di noi amministratori è quello di essere in grado di dare a tutti i cittadini le stesse possibilità, che sia esso uno o dieci”.
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