Torna a tenere banco a Buonabitacolo la problematica relativa all’installazione di un’antenna telefonica Wind in via Pennino. Contro l’infrastruttura l’Amministrazione comunale e l’intera comunità si battono ormai da anni.
Lo scorso 11 aprile il TAR della Campania – Sezione di Salerno si è pronunciato sul ricorso proposto dalla Wind Tre srl contro il Comune di Buonabitacolo per l’annullamento, previa sospensione, della determina del 10 giugno 2021 con cui il Responsabile dell’UTC aveva ritenuto di respingere, tardivamente, la domanda di autorizzazione presentata nell’aprile 2020 per la realizzazione dell’impianto in via Pennino e l’ordinanza del 26 maggio 2021 che sospendeva i lavori. Secondo la Wind Tre, infatti, dopo aver presentato il 6 aprile del 2020 istanza di autorizzazione e permesso di costruire l’impianto di telefonia mobile, il Comune di Buonabitacolo non ha adottato alcun provvedimento di richiesta di integrazione di documenti o di diniego e quindi la società aveva comunicato la data di inizio dei lavori per il 24 maggio 2021.
Ricorrendo al TAR la Wind Tre ha richiesto non solo l’annullamento degli atti impugnati ma anche l’accertamento della formazione del silenzio-assenso sull’istanza presentata. L’avvenuta formazione di quest’ultimo risalirebbe dunque al 5 luglio 2020 o al più al 13 agosto 2020 (considerata la sospensione dei termini procedimentali a causa dell’emergenza Covid), con la conseguente illegittimità dei provvedimenti adottati dal Comune perchè tardivi e non espressione dei poteri di autotutela. Inoltre nel ricorso si sottolinea anche il vizio dell’ordinanza che lo scorso anno bloccò i lavori sine die, perchè l’Amministrazione non può paralizzare la realizzazione di un impianto di pubblica utilità in attesa della conclusione del procedimento di autotutela.
Come chiarisce la giurisprudenza amministrativa, l’istanza di autorizzazione all’installazione di impianti di telefonia mobile si intende accolta, con formazione di un provvedimento tacito di silenzio-assenso, qualora entro 90 giorni non sia comunicato all’interessato un provvedimento espresso di diniego.
Il TAR ha dunque accolto il ricorso della Wind Tre e ha annullato i provvedimenti del Comune di Buonabitacolo impugnati davanti al giudice amministrativo.
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