Sabato scorso, nell’Aula Consiliare del Comune di Vallo della Lucania si è svolto il dibattito dal titolo “L’inganno dell’alta velocità” promosso dal Centro per i diritti del cittadino “Codici”, dall’associazione “Oltre Pisacane” e da “Cilento per l’alta velocità”. Al tavolo dei lavori sono state esaminate alcune criticità che interessano il piano predisposto da RFI per la realizzazione della nuova linea Salerno-Reggio Calabria.
Hanno partecipato, tra gli altri, il senatore Francesco Castiello, oltre all’avvocato Franco Maldonato, presidente dell’associazione “Oltre Pisacane”. Pochi gli amministratori comunali presenti in sala e tra gli interventi si è registrato anche quello del consigliere regionale Attilio Pierro, presidente della Commissione Anticamorra in Regione Campania.
“Il mancato passaggio dell’Alta Velocità nel Cilento è un fatto grave – ha esordito Pierro -. Questo a mio avviso è dovuto alla politica del territorio. Secondo me la Regione c’entra a pieno titolo perchè il suo parere è vincolante. Il presidente della Commissione regionale Trasporti non ha partecipato per discutere della problematica, nonostante sia stato convocato. Io avrei voluto un Presidente della Regione e della Commissione Trasporti che prendessero le difese di tutta la provincia di Salerno“.
Poi uno sguardo alle polemiche innescate tra Cilento e Vallo di Diano, in seguito alla decisione di RFI di realizzare il passaggio dell’Alta Velocità nel territorio valdianese con una fermata.
“Non dobbiamo andare allo scontro con il Vallo di Diano – ha affermato Pierro -. Anche a loro la politica ha tolto tanto e ad ogni campagna elettorale si porta come argomento la riattivazione della Sicignano-Lagonegro. E’ impensabile che un’Alta Velocità che va da Salerno a Sapri faccia sei fermate. Dobbiamo dimostrare buon senso ed essere più maturi anche come amministratori. Se non tuteliamo il nostro Cilento, domani i nostri figli continueranno a fare le valigie e partire”.