I consiglieri di minoranza del Comune di Vibonati sono decaduti. È stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso presentato dai componenti di “Entra nel Futuro” Giovanni Scognamiglio, Antonio Scognamiglio, Dario Ruocco e Vincenzo De Filippo, i quali attraverso il loro legale avevano chiesto ed ottenuto la sospensiva della sentenza del Tar che annullava l’elezione dei 4.
Al loro posto, ora, dopo il pronunciamento sfavorevole da parte del Consiglio di Stato, siederanno i 4 più votati della lista civetta “Paese Unito”: Vincenzo Cernicchiaro, Gianfranco Di Giacomo, Fabio Amato (quest’ultimo fece partire il ricorso contro l’elezione dei 4 consiglieri di “Entra Nel Futuro”) e Angela Quintieri. Il ricorso fu effettuato per presunte irregolarità nella presentazione della lista “Entra Nel Futuro”.
“Dobbiamo accettare con serenità la sentenza del Consiglio di Stato, perché se ha deciso così vuol dire che qualche errore lo abbiamo commesso – sottolinea il capogruppo di ‘Entra nel Futuro’ Giovanni Scognamiglio – ma vorrei soffermarmi sull’atto ignobile fatto da tutta l’Amministrazione, attraverso la lista civetta, perché così non esiste più l’opposizione e non esiste più la democrazia. Come associazione politica e culturale continueremo sempre con forte determinazione a vigilare e a portare avanti le battaglie civili, come l’approvazione del Puc e la questione della gestione dei rifiuti. Nel contempo adotteremo delle contromisure e provvederemo a denunciare penalmente chi ha architettato questo complotto ai nostri danni”.
Duro anche l’affondo di Antonio Scognamiglio: “Oggi, con questa sentenza emessa dal Consiglio di Stato, prendiamo atto che è stata uccisa la democrazia. Una sentenza a dir poco vergognosa che non ha tenuto conto nemmeno dei circa 800 elettori che hanno espresso il loro voto per la nostra lista. Entreranno in Consiglio comunale 4 persone che avranno un solo compito: obbedire e non ostacolare. La lista ‘Entra nel futuro’ non è la sola a essere stata sconfitta; chi pagherà pesantemente il verdetto di questa sentenza è il sindaco che d’ora in poi non potrà permettersi di osteggiare alcun ordine impartito da colui che ha costruito ad hoc tutta questa ignominiosa faccenda. Tengo a precisare a chi ci accusa di superficialità nella presentazione delle liste, che non abbiamo commesso alcun errore anzi, affermo che se errore c’è stato è stato commesso da altri. Accettiamo il verdetto, lo rispettiamo e rassicuriamo il sindaco, la nuova opposizione e chi la guida, che noi continueremo a vigilare, a essere presenti e a contestare ogni forma di irregolarità, ingiustizia e illegalità come fatto finora; lo dobbiamo ai nostri elettori, ai nostri figli e a un popolo che merita di essere rispettato e non calpestato da chi, con arroganza e presunzione, cura i propri interessi e quelli degli amici. Noi ci siamo e non ci fermeremo”.
“Continueremo a fare opposizione pur senza un ruolo ufficiale in Consiglio comunale – dichiara Dario Ruocco – anche se è abbastanza strano quello che è accaduto, perché la nostra lista era stata accettata dalla commissione mandamentale e anche di fronte al giudizio richiesto da parte del TAR al Prefetto sulla valutazione della nostra lista, quest’ultimo aveva espresso parere favorevole”.
“Ho dato tutto me stesso in questi sette mesi, e solo nell’esclusivo interesse per il mio territorio, contro le oppressioni, le ingiustizie, la cattiva gestione della mia terra – ha chiosato Vincenzo De Filippo -. Da oggi Vibonati è come Pyongyang. Esco a testa alta ma sono profondamente dispiaciuto non solo per gli 800 elettori che ci hanno dato fiducia ma per l’intero popolo vibonatese”.
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