“Non c’è maggiore soddisfazione per chi è chiamato alla guida di un Ente vedere trasformato un proprio sogno in realtà. Ed è quello che è successo con la Diga di Casalbuono. Avevamo annunciato che sarebbe arrivato il finanziamento e così è stato. Il Ministero delle Politiche Agricole ha notificato al nostro Consorzio il Decreto del 16 maggio 2022”, è quanto dichiara il presidente del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro Beniamino Curcio.
E’ stato concesso un contributo di 2 milioni per la realizzazione dell’iniziativa progettuale “Regolazione dei deflussi della parte alta del Bacino idrografico del fiume Tanagro e utilizzo delle acque in agricoltura. Progetti diga Casalbuono e schema idrico di connessione idraulica ai comprensori del Vallo di Diano, Alto Bussento e Piana del Sele – 1° Lotto”.
“E’ la conclusione di un iter lungo e complesso che testimonia la capacità progettuale messa in campo dal nostro Consorzio e che ora, con il finanziamento ottenuto, realizza un tassello importante a servizio del territorio. Un fatto concreto che è motivo di soddisfazione per chi si è occupato dell’iniziativa, per l’amministrazione del Consorzio e per l’intero territorio. Sicuramente un finanziamento così importante non si è mai visto nel Vallo di Diano e questo va salutato come buono auspicio visto che a breve arriveranno anche altri decreti di finanziamento per la difesa idraulica del Fiume Tanagro e per le infrastrutture irrigue – continua – Davvero un risultato eccezionale che ci permette, adesso, di affrontare criticità storiche di natura alluvionale e di porre le basi per nuove forme di sviluppo della nostra Area, incentrate sull’agricoltura e sulle nostre ricchezze naturali e culturali. Il finanziamento concesso dal Ministero è destinato, infatti, a mettere in piedi una progettazione spinta ed avanzata che ha come obiettivo principale la messa in sicurezza di ampie porzioni del territorio e l’incremento della disponibilità delle risorse idriche per uso plurimo (ambientale, energetico, di prevenzione idrogeologica, di riserva idrica per l’irrigazione, turistico-ricreativo) attraverso investimenti che superano i 100 milioni di euro”.
Come spiegato, l’iniziativa che contiene la visione strategica del Consorzio di Bonifica per i prossimi anni, pronto ad accogliere la sfida della transizione ecologica. Una progettazione infrastrutturale, destinata a cambiare significativamente, in positivo, l’intero assetto del sistema idraulico e irriguo, con ricadute positive sul piano della tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, dello sviluppo sostenibile e della crescita occupazionale.
“L’opera principale da progettare è il bacino di accumulo a monte del Ponte del Re nel territorio del Comune di Casalbuono – spiega Curcio – Un’opera essenziale per la laminazione dei flussi di piena del Fiume Calore-Tanagro e, di riflesso, per prevenire e mitigare i ricorrenti e rovinosi fenomeni di esondazione e di allagamento che si registrano nella piana. Un’opera indispensabile per migliorare, ammodernare e potenziare il sistema irriguo consortile nell’ottica del risparmio idrico ed energetico, portando l’acqua anche in quei comprensori agricoli attualmente non serviti da alcun impianto, in particolar modo nei territori dei Comuni a Nord Vallo di Diano (Polla, Atena Lucana, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio) e nel Comune di Sanza, con il quale, ai fini dell’approvazione dell’iniziativa progettuale, è stato già sottoscritto un documento di intenti all’atto della presentazione della domanda di finanziamento. Ma al tempo stesso un’opera attraverso la quale poter innescare altre iniziative progettuali, con l’obiettivo di realizzare nel contesto della diga una vera e propria oasi naturalistica, in grado esaltare le potenzialità fruitive della nostra Area”.
“Abbiamo atteso tanto questo momento ed ora che è arrivato il decreto dei 2 milioni di euro non dobbiamo perdere neppure un giorno. La sfida, ora, è di spendere bene le risorse sviluppando una progettualità pienamente rispondente alle problematiche da affrontare e alle aspettative della gente – sottolinea – Dobbiamo partire da subito con le procedure di affidamento della progettazione che, in base al decreto, debbono completarsi entro la fine del 2022. Abbiamo poi 28 mesi per ultimare la progettazione delle opere. Manterremo fede agli impegni già presi, in particolar modo a quello di sviluppare la progettazione in maniera partecipata, attraverso un’adeguata ed efficace fase di ascolto e confronto con tutti in maniera tale da poter compiere scelte progettuali condivise e supportate sul piano tecnico, scientifico e del mondo accademico”.
Sono investimenti di grande portata, ritenuti dal Ministero delle Politiche Agricole di assoluta “rilevanza strategica nazionale” e che, in quanto tali, non possono essere definiti unilateralmente dal Consorzio senza che vi sia il coinvolgimento del territorio in tutte le sue espressioni. Il Presidente del Consorzio rivolge un appello alla politica e ai Comuni della zona sottolineando che “abbiamo il dovere morale di fare quadrato attorno all’iniziativa perché la valenza delle opere da progettare impone decisioni importanti, ma anche difficili. Dobbiamo necessariamente condividere il percorso e le strategie, operando scelte progettuali aperte, capaci, cioè, di integrarsi con altre progettualità del territorio altrettanto strategiche, afferenti al PNRR, alla Strategie delle Aree Interne, al Contratto di Fiume e alla prossima programmazione comunitaria. Solo in tal modo potremmo cogliere la sfida del riposizionamento competitivo della nostra Area, indispensabile per consolidare il tessuto produttivo e per perseguire obiettivi di crescita economia e sociale. Siamo fortemente determinati a portare avanti l’iniziativa, convinti che le opere da progettare aiuteranno il nostro comprensorio a contrastare fenomeni avversi come le alluvioni e la siccità, destinati ad aggravarsi per via dei cambiamenti climatici, e potranno, al tempo stesso, innescare altre progettualità innovative e integrate, in grado di accrescere la competitività e l’attrattività del Vallo di Diano nel suo insieme”.
Sarà anche organizzato un incontro pubblico per presentare l’importante iniziativa progettuale promossa dal Consorzio e finanziata dallo Stato e per avviare un percorso di concertazione con le altre Istituzioni locali e con i vari portatori di interessi generali.