A rischio l’assistenza per oltre 80mila diabetici di Salerno e provincia dopo che la Regione ha ridotto il budget per i centri accreditati a favore di Avellino e Caserta. Nelle strutture di diabetologia i malati effettuano la prevenzione primaria, dunque hanno una funzione nevralgica lavorando in sinergia con il sistema sanitario pubblico.
“Si tratta dell’ennesimo provvedimento della Regione Campania che penalizza i pazienti diabetici ed in modo particolare quelli dell’Ambito Asl Salerno – denuncia Flavio Petroccione, presidente dell’Associazione Diabetici della Campania, a “La Città di Salerno” -. Nella provincia di Salerno, che conta circa 80.000 diabetici, il tetto di spesa attribuito ai 5 centri antidiabete accreditati è pari a 989.168 euro. Invece altre Asl, con numero di pazienti inferiori, come nel caso di Caserta e Avellino, dispongono per 3 centri antidiabete rispettivamente di 2 milioni e 430mila euro e di 1 milione e 659mila euro“.
I pazienti diabetici salernitani di fatto sono costretti a pagare di tasca propria l’assistenza. La Regione con il decreto 84 del 2013 stabilisce come rimborso spese pro-capite annuo per paziente diabetico 242 euro, che corrisponde nella realtà salernitana a poco più di 60 euro. Ai centri antidiabete privati accreditati la Regione attribuisce un tetto spesa mensile di 15mila euro, circa 600 euro al giorno.
“Con tale disponibilità – spiega Petroccione – è precluso non solo fornire tutte le prestazioni dirette a prevenire e curare le complicanze croniche, ma anche far fronte al crescente numero di iscritti che richiede assistenza, considerando le evidenti carenze delle strutture pubbliche. Una serie infinita di errori, orrori e contraddizioni, che determina l’aggravarsi dell’assistenza diabetologica in Campania e in modo particolare nella provincia di Salerno che ad oggi registra un tasso di incidenza dell’8% del diabete diagnosticato“.