Intervista alla dottoressa Marina Cicchetti dello Studio Viglione Libretti & Partners sulle società Holding
Sempre più spesso per l’avvio di una nuova impresa gli imprenditori che decidono di intraprendere attività e presentarsi nel contesto commerciale adottano una specifica forma societaria. Nella realtà economica e normativa il nostro sistema commerciale e giuridico conosce differenti modelli di società utilizzabili. Preliminarmente necessita chiarire che cosa è da intendersi per società. La società è un soggetto giuridico o meglio un ente economico il quale è portatore di un autonomo centro di imputazione di diritti e di obblighi, autonomo rispetto ai suoi soci e dotato di propri elementi caratteristici. Gli imprenditori decidono di adoperare uno dei modelli societari in vista di uno loro scopo di lucro ed in dipendenza delle loro prospettiche esigenze per lo svolgimento di una data attività economica. Le società aventi uno scopo di lucro posso infatti costituirsi adoperando differenti modelli. La scelta del modello societario dipende dalla valutazione di una serie di fattori e di norma assumono particolare rilevanza i seguenti elementi: scopo e attività, rischio, organizzazione, volume dell’attività, investimenti, profilo contabile e regime fiscale. Nella evoluzione dei possibili modelli societari, negli ultimi tempi, le Holding hanno assunto un ruolo importante ed hanno avuto una rinata risonanza.
- Come può essere definito questo modello societario e che caratteristiche possiede?
“Le Holding sono un modello societario che in questo periodo sono sempre più spesso impiegate e nel dettaglio sono definibili quali soggetti controllanti di altre società di cui detengono una partecipazione qualificata e spesso fanno capo ad un gruppo. Le Holding detengono sostanzialmente partecipazioni societarie e attraverso tali partecipazioni controllano le società stesse e sulle quali esercitano sostanzialmente un’attività di direzione e coordinamento. In tale definizione didattica si va poi ad inquadrare la reale concezione del gruppo societario di riferimento e le connessioni conseguenti. La Holding risulterà quindi quale capogruppo o madre delle altre società facenti parti del gruppo medesimo e sulle quali esplicherà la sua attività di coordinamento, direzione e gestione tanto da influenzare ogni decisione, economica, finanziaria ed operativa delle stesse. Tali compiti e tale ruolo si concretizza proprio perché la Holding detiene appunto una partecipazione qualificata nelle società controllate. La Holding, quale gruppo di società, nel contesto economico si presenta come un unico soggetto anche se è un complesso organismo composto da più società collegate tra di loro in relazione sia alla capogruppo o madre sia allo scopo da realizzare. Tutte le società partecipanti nella Holding creano una sinergia per realizzare uno specifico scopo comune. Spesso la Holding viene rappresentata come una piramide al cui apice vi è la capogruppo o madre e poi, per essere alla stessa riconducibili, vengono poste alla base le altre società figlie che sono controllare e gestite dalla stessa”.
- Come può la “capogruppo o madre” gestire le altre società “figlie” sottostanti, non sono soggetti autonomi e centri di imputazioni indipendenti?
“Concretamente la madre gestisce le società figlie grazie alle partecipazioni societarie qualificate detenute nelle stesse, cioè quote maggiori del 51% del capitale sociale. A ciò si aggiunge che consequenziale al valore delle partecipazioni si instaura un rapporto di interdipendenza tra madre e figlie tanto da creare un collegamento, un controllo o un’influenza dominante della madre. Queste sono proprio le parole adoperate dal Codice civile per demarcare le Holding che ritroviamo nell’ art. 2359 cc”.
- Esistono varie tipologie di Holding?
“Si. Possiamo distinguere tra Holding Finanziarie, Gestorie e Patrimoniali. Ogni tipologia ha propri tratti caratteristici. Si individuano ad esempio le Holding Finanziarie in quanto si comportano come una cassaforte delle società figlie controllate poiché funge da loro deposito monetario. Io la immagino come un forziere o un salvadanaio a cui le società figlie ricorrono sia per accumulare risorse finanziarie che per prelevare nel momento delle loro necessità. Le Holding Gestorie si presentano come delle madri invadenti che coordinano e gestiscono, creando una sinergia di attività tra le figlie in vista del fine da realizzare in ragione del loro scopo comune e condiviso. Vi sono poi le Holding Patrimoniali che sono scarsamente utilizzate nel nostro contesto economico e societario in quanto sono essenzialmente poste a protezione di un patrimonio”.
- Come si costituisce una Holding?
“L’Holding può essere costituita ed assumere diverse forme societarie; ad esempio si può costituire come società semplice, come società in nome collettivo, come SRL, come società in accomandita semplice o per azioni. La costituzione in ogni caso deve avvenire attraverso la forma e sottoscrizione di atto pubblico”.
- Perché preferirla ad un altro modello societario, che vantaggi porta con sé?
“I vantaggi sono per lo più sotto il profilo fiscale e contabile. Il vantaggio fiscale si ha in quanto il gruppo Holding ha l’opportunità di decidere se attuarsi anche come gruppo IVA e, in tal caso, presentandosi come un unico soggetto, ogni sua società figlia può condividere con le altre una unica gestione dell’IVA derivante dalle attività delle società figlie. Si potrà anche avere e optare per la gestione dell’IVA di gruppo e in tal caso ogni società figlia avrà la sua partita IVA ma svolgendo attività in sinergia con le altre, potrà usufruire delle risultanze contabili ai fini Iva delle consociate. E’ da dire anche che il gruppo riconducibile alla Holding andrà a condividere le proprie risultanze contabili in un bilancio predisposto dalla holding e individuabile, in gergo, quale bilancio consolidato che sarà unico per tutto il gruppo e le sue società appartenenti al gruppo stesso. Sotto il profilo fiscale sono previste inoltre delle agevolazioni quali sfruttamento del regime della Participation Exemption (PEX); l’opportunità di sfruttare i finanziamenti infragruppo; accedere infine ad una tassazione agevolata sui dividendi. Oggi agli imprenditori è data quindi la possibilità di adottare diversi modelli societari al fine di realizzare un’attività economica avente scopo di lucro e tra questi archetipi societari bisogna apprezzare e valutare anche la possibilità di affacciarsi e presentarsi nel mercato con l’insegna di una società Holding che dia una immediata e chiara consistenza di un gruppo operativo che fa capo e dà forza economica e di mercato alla stessa“.