È stata presentata a Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno, la relazione conclusiva del dibattito pubblico sulla tratta Battipaglia – Romagnano della nuova linea ferroviaria AV Salerno – Reggio Calabria. La relazione è stata elaborata dal coordinatore Roberto Zucchetti a valle di un percorso che negli ultimi mesi ha reso l’informazione sulla nuova infrastruttura ferroviaria accessibile e fruibile per un confronto più consapevole sugli aspetti che i territori ritengono pregiudizievoli per la qualità di vita delle comunità e per le economie locali.
Dopo i saluti del Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, sono intervenuti la Presidente della Commissione nazionale dibattito pubblico Caterina Cittadino, il consigliere della Regione Campania Luca Cascone, la commissaria straordinaria di Governo per la realizzazione dell’opera Vera Fiorani.
“Sono particolarmente felice di ospitare questa iniziativa. Il dialogo e il confronto ci consentono di governare i processi e gli impatti, creando le condizioni più opportune per le opere che possono dare una svolta strategica allo sviluppo della nostra Provincia” ha affermato Michele Strianese.
“Abbiamo ricevuto una ricca relazione che dà conto dello sforzo compiuto per ascoltare il territorio e la società civile. Le questioni sollevate – ha dichiarato Caterina Cittadino – avranno voce in sede di Conferenza dei Servizi”.
Nella relazione sono stati trattati tutti i temi emersi nel dibattito sia pur con un approfondimento ponderato sulla base del peso che hanno assunto nello svolgimento della consultazione.
Per Zucchetti il dibattito “si è svolto in un clima di grande correttezza: anche quando la realizzazione della linea comportava impatti sul territorio, la possibilità di esaminare insieme con i progettisti, intorno al tavolo, le mappe del tracciato e degli espropri è stata apprezzata da tutti”.
Le ragioni di una linea ad alta velocità che si aggiunge alla linea storica, la scelta tra le alternative di tracciato del corridoio autostradale anziché della direttrice tirrenica, la necessità di una concentrazione della domanda in nodi di interscambio selezionati sono stati, attraverso il dibattito, collocati nel quadro programmatico europeo e nazionale che fissa gli obiettivi, e di conseguenza le caratteristiche, della soluzione progettuale.
Grande attenzione hanno avuto le interferenze che la nuova linea avrà con le abitazioni, le infrastrutture, le attività agricole e produttive, le zone di pregio naturale, ampliando il perimetro della discussione dalla ricerca di alternative di tracciato agli interventi di mitigazione e compensazione.
Su questo punto, secondo Zucchetti, il dibattito “non ha potuto suggerire una soluzione, sfuggita ai progettisti, in grado di eliminare tutte le interferenze, però ha innanzitutto mostrato che la scelta del tracciato è stata attentamente ponderata ed ha avviato un dialogo tra RFI e gli enti locali, per rilocalizzare, nel rispetto di tutti i diritti e di tutte le esigenze, quelle attività o quelle residenze che sarà necessario espropriare”.
“Come già fatto nell’ambito dell’accordo quadro sulla Napoli – Bari – ha dichiarato Luca Cascone – la Regione si impegnerà a mettere a disposizione eventuali risorse aggiuntive fino a un 2% di quelle stanziate da RFI per le opere compensative. Attiveremo tavoli dedicati a ciascuno dei comuni attraversati dal tracciato per cercare di trovare insieme soluzioni ai problemi che potranno sorgere e creare le condizioni per cogliere le opportunità di una linea alta velocità e alta capacità”.
Vera Fiorani ha concluso dicendo: “Quella del dibattito pubblico sulle grandi opere ferroviarie si sta rivelando un’esperienza positiva e soprattutto un’occasione per consentire a stakeholder e collettività di contribuire affinché l’opera si realizzi nel modo migliore. Le proposte portate dalle amministrazioni e dai cittadini che vivono e conoscono le zone interessate dalle nuove opere ci stanno aiutando ad arricchire le scelte progettuali e a far emergere possibili criticità, permettendoci di prendere decisioni consapevoli e condivise. Il dibattito che si è concluso oggi ne è un esempio concreto. L’alta partecipazione, il coinvolgimento in maniera capillare di tutti gli stakeholder interessati al progetto e i diversi temi affrontati hanno fatto emergere diverse osservazioni e proposte. Ora tutte le proposte arrivate, insieme alle indicazioni che emergeranno in fase di approvazione del progetto, saranno valutate in Conferenza di Servizi, che si chiuderà il 16 giugno. Dopo questa data verrà aggiornato il progetto, per essere pronti a lanciare le gare e avviare i primi cantieri entro la metà del 2023”.
Contestualmente alla sua presentazione, la relazione conclusiva è stata inviata alla Commissione nazionale dibattito pubblico e alla Conferenza dei servizi, la quale, così come previsto per le opere comprese nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dovrà esprimersi sul progetto RFI indicando le eventuali modifiche da apportare e le ragioni che hanno indotto ad accogliere o meno eventuali proposte.