Oggi, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile a Salerno, alla presenza del Prefetto, delle Autorità civili, militari e religiose si è svolta la cerimonia del 170° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. L’evento è stato preceduto da un momento di raccoglimento davanti alla lapide dei caduti della Polizia di Stato, nell’atrio del Palazzo di Governo, con la deposizione di una corona di alloro da parte del Questore Maurizio Ficarra, alla presenza del Prefetto Francesco Russo, in ricordo delle tante donne e uomini in uniforme che hanno sacrificato la propria vita a servizio delle Istituzioni e dei cittadini.
Per dare risalto alla ricorrenza, al Palazzo Arcivescovile è stato previsto uno schieramento di auto, di moto e altri mezzi delle Specialità della Polizia di Stato. Durante la cerimonia, come di consueto, è stata data lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Dopo i messaggi e la proiezione di due filmati istituzionali realizzati per l’occasione, il Questore ha tenuto il discorso di rito che ha fatto da preludio alla consegna delle onorificenze agli appartenenti alla Polizia di Stato che si sono particolarmente distinti in attività di servizio. La rassegna si è conclusa con la preghiera del Poliziotto e l’esecuzione del Canto degli Italiani.
La Polizia celebra il suo 170° anniversario dalla fondazione. Era il lontano 1852 quando iniziava quel lungo percorso di impegno e servizio che attraverso numerosi passaggi di testimone è giunto fino ai nostri giorni con la Polizia di Stato. Una storia che si è intrecciata con quella del nostro Paese e che ha riguardato tante generazioni di poliziotti che nel tempo, con le loro storie, hanno animato l’Istituzione. Storie di vita quotidiana che, come tante piccole tessere, hanno composto il mosaico di una vicenda più grande. È questa lunga storia che oggi, anche nella città di Salerno, è stata ricordata e festeggiata con i cuori spezzati dagli echi di guerra che in questi giorni provengono da Est, ma pronti e disponibili ad accogliere con umanità chi fugge da terrore e violenza, con sobrietà e in sicurezza, rinnovando il tradizionale “abbraccio” con i cittadini. La guerra e la pandemia sono emergenze che non consentono di distogliere l’attenzione verso quelle minacce e quei rischi che tradizionalmente la Polizia è chiamata ad affrontare. Rimangono al centro della sua azione la minaccia del terrorismo interno ed internazionale, la gestione delle legittime iniziative di piazza, dietro le quali si possono nascondere strumentalizzazioni e propositi criminali, la lotta alla criminalità diffusa e alle mafie, il contrasto al cyber crime, l’impegno per garantire la trasparenza e la correttezza dello sviluppo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la tutela dei soggetti più deboli e fragili. Tutto questo verrà fatto con una certezza: la dedizione e l’impegno incondizionato che sapranno guidare i poliziotti verso un Paese finalmente libero di tornare a vivere la propria normalità, all’interno di una cornice di sicurezza, sviluppo e democrazia.
Queste le onorificenze consegnate agli appartenenti alla Polizia di Stato: medaglia di bronzo al valor civile conferita al sovrintendente capo coordinatore Vincenzo Pipino perchè “con esemplare altruismo, libero dal servizio, a bordo di un treno colpito da una frana, allertava i soccorsi e conduceva i passeggeri fino alla stazione ferroviaria. straordinario esempio di umana solidarietà e di elevate virtù civiche”; promozione per merito straordinario conferita al sovrintendente Francesco D’Elia che “evidenziando eccezionali capacità professionali ed operative espletava, libero dal servizio, un intervento di soccorso pubblico che consentiva di condurre in salvo diversi condomini, tra cui anziani e bambini, a seguito di un incendio causato dallo scoppio di alcune bombole di gas. Nella circostanza, incurante del pericolo, si prodigava per lo spegnimento delle fiamme, mettendo in sicurezza gli abitanti. Chiaro esempio di coraggio ed alto senso del dovere”; encomio solenne al sostituto commissario Antonio Malatesta e al sovrintendente capo Carmine Guida perchè “evidenziando capacità professionali e non comune intuito investigativo, coordinavano un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla giustizia un giovane resosi responsabile di plurimi tentati omicidi ai danni di ignari astanti dinanzi ad esercizi pubblici, nonchè di spari in luogo pubblico, porto abusivo di arma e danneggiamento a Nocera Inferiore, 23 maggio 2018”; encomio solenne all’ispettore sup. Robera Manzo e all’assistente capo c. Michele Angellotti perchè “evidenziando spiccate capacità professionali e non comune determinazione operativa, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di tre persone e la denuncia di altre 33 per il reato di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico; nonchè l’arresto di un soggetto per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti”; encomio solenne al vice ispettore Giuliano Massetti e Claudio Antonio e all’assistente capo c. Antonio Amabile perchè “evidenziando spiccate capacità professionali e non comune determinazione operativa, espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che portava all’arresto di dodici persone, responsabili di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti”.
Encomio solenne anche al vice sovrintendente Renato Antico, agli assistenti capo c. Vincenzo Capone, Aldo Torre e Riziero Genovese perchè “evidenziando spiccate capacità professionali e non comune determinazione, espletavano un’operazione di polizia giudiziaria denominata ‘Cricket sud’ conclusasi con la disarticolazione di un sodalizio criminale camorristico, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio salernitano”; encomio solenne al vice sovrintendente Gianpaolo Antico e all’assistente capo c. Francesco Chiavazzo perchè “evidenziando elevate capacità professionali, coraggio e non comune determinazione operativa, espletavano un’attività di soccorso pubblico che permetteva di trarre in salvo un’anziana donna in pericolo di vita, a seguito del tentativo di suicidio mediante inalazione di gas”.
Ancora un encomio solenne all’assistente capo Domenico Capo perchè “evidenziando elevate capacità professionali e non comune determinazione operativa, effettuava un intervento di soccorso pubblico che consentiva di condurre in salvo una donna che, con intenti suicidi, si era attestata sul cornicione di un centro commerciale” e al vice ispettore Guerino Scafuri perchè “evidenziando spiccate capacità professionali e straordinario intuito investigativo, partecipava ad un’operazione di polizia giudiziaria denominata ‘Big boat’ che si concludeva con l’esecuzione di 28 provvedimenti cautelari per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, appropriazione indebita e ricettazione, nonchè con il sequestro preventivo di numerosissimi beni mobili”, per la stessa operazione è stato conferito l’encomio solenne al vice ispettore Vincenzo D’Amico, in servizio presso la sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, prematuramente scomparso nel marzo del 2021, il premio è stato ritirato dalla moglie, la dottoressa Raffaela Leonelli.