Gli attivisti di Salerno Climate Save e Napoli Climate Save, in collaborazione con i membri dell’associazione “Mare Vivo”, si sono riuniti presso la Spiaggia di Licinella, a Capaccio Paestum, per la pulizia della spiaggia.
Le spiagge libere interessate dall’attività di pulizia si trovano a sinistra della foce del torrente Capo di fiume. La biodiversità delle dune retrostanti alle due spiagge è caratterizzata soprattutto dal giglio marino (Pancratium maritimum), elevato a rango di specie protetta tipica di tale ecosistema. Nella zona retrostante alla spiaggia tra due lidi si nota anche una pineta di circa 70 anni che contribuisce alla biodiversità del territorio.
Le caratteristiche del tratto di spiaggia interessato sono dovute alla presenza della duna e della foce del torrente Capo di fiume, purtroppo soggetto di numerosi sversamenti di effluenti zootecnici e inquinamento generico provenienti dalla zona agricola e industriale di Capaccio Paestum.
“Si tratta della prima attività di pulizia legata al progetto ‘Adotta una spiaggia’. Questa iniziativa, ideata dall’associazione Marevivo, consiste nella pulizia manuale e periodica della spiaggia dai rifiuti, il loro conferimento in discarica; – riferiscono i volontari – il posizionamento di cestini per la raccolta; l’installazione di pannelli informativi e il monitoraggio della spiaggia per salvaguardarla”.
La pulizia è iniziata con l’installazione di cartelloni informativi, ad opera del Comune, che ha patrocinato il progetto e si è reso disponibile nel raccogliere i rifiuti dopo ogni pulizia e collaborare per proteggere la spiaggia.
“In questo modo si invitano tutti a rispettare i litorali sabbiosi che insieme alle dune sono i luoghi con il peggior stato di conservazione nonostante le direttive europee, le convenzioni internazionali, le leggi nazionali e regionali ne promuovano in vario modo la tutela sia a livello di ecosistemi che di specie. – commentano i membri di Salerno Climate Save – Tra le principali minacce ci sono l’inquinamento da rifiuti, liquami e plastica, il turismo incontrollato, la distruzione della vegetazione a terra e delle praterie di posidonia, la cementificazione e l’erosione, fattori questi che stanno distruggendo le aree costiere, mettendo in pericolo sia gli animali che gli esseri umani”.
I circa 30 volontari, armati di guanti e buste hanno pulito, raccolto e liberato la spiaggia da bottiglie di vetro, vestiti, innumerevoli oggetti in plastica, residui di cibo ed anche una carcassa, probabilmente di un gatto per cui è stata allertata l’Asl.
I sacchi, più di una ventina, sono stati depositati nei luoghi deputati alla raccolta da parte degli operatori del comune di Capaccio Paestum per essere portati in discarica.
“È stato un momento di convivio e di comunità, – dichiarano – parlando di varie cose, tra cui la necessità di un’alimentazione a base vegetale per ridurre l’inquinamento sul pianeta e la necessità di aderire al Plant Based Treaty, ossia un trattato che chiede alle istituzioni ed anche ai singoli cittadini un cambio dell’attuale sistema produttivo, passando da quello attuale, che sfrutta gli animali, ad un sistema su base vegetale”.
Gli attivisti di Salerno Climate Save negli anni passati hanno svolto altre azioni di questo tipo sullo stesso tratto di spiaggia e sono sempre attivi nel monitoraggio ambientale delle zone costiere della nostra provincia, collaborando con altre associazioni si spera di sensibilizzare sempre più persone sulla tutela ambientale e animale.