“Ludopatia, fattori di rischio e i campanelli di allarme” se ne discuterà in seminari aperti al pubblico mercoledì 30 marzo, ad Eboli, presso l’Aula Consiliare, a partire dalle ore 10.00, e giovedì 31 marzo presso l’Auditorium San Gregorio VII di Battipaglia, a partire dalle ore 10.30, con la partecipazione della psicologa Raffaella D’Antuono in qualità di relatrice degli incontri.
I seminari promossi sul tema della ludopatia sono organizzati dall’Università Popolare Interculturale (UPI APS) in collaborazione con il Comune di Eboli, la parrocchia Santa Maria della Pace – Unità Pastorale Campagna Centro Storico, la parrocchia San Gregorio VII di Battipaglia, l’associazione Bateson di Serre e l’Associazione “L’Astronave a Pedali” di Eboli e rientrano nell’ambito del progetto nazionale In.Tra. (Intergenerational Transfer) dell’U.N.L.A. (Unione Nazionale Lotta Analfabetismo).
Come spiegano gli organizzatori, alcune persone ritengono di essere in grado di controllare eventi fortuiti. L’illusione di controllo è una distorsione cognitiva, un modo erroneo di interpretare la realtà. La psicologa Ellen Langer nel 1975 definì l’illusione di controllo come un’aspettativa di successo personale superiore rispetto alle probabilità oggettive garantite. Attraverso una serie di studi, Langer dimostrò che fattori quali la natura della competizione, la scelta, la familiarità con il gioco e il coinvolgimento influenzano la percezione erronea del giocatore di poter controllare il caso. Molti giocatori sono convinti di avere “il sistema per vincere”. Mentre scommettono confidano nelle loro abilità e sviluppano strategie per controllare le probabilità. Il giocatore non può accettare che il gioco d’azzardo sia governato dal caso: crede nella sua esistenza, non lo nega, ma si illude di poterlo in qualche modo controllare.
Il fatturato complessivo del settore gioco d’azzardo nel nostro Paese nel 2019 è stato di 110 miliardi e 54 milioni di euro ossia oltre 275 milioni al giorno, in pratica 3.188 euro al secondo. Dal 2005 la spesa in azzardo è aumentata del 400% passando dai 28 miliardi di euro fino a raggiungere le enormi cifre di oltre 110 miliardi nel 2019. L’andamento della spesa sostenuta dai giocatori ha subito nel corso del 2020 un lieve calo rispetto al trend degli ultimi anni ossia di 88 miliardi e 380 milioni ritornando a valori simili registrati nel 2015 quando furono 88 miliardi e 249 milioni. Un calo rispetto agli anni precedenti dipendente, probabilmente, dalla chiusura di agenzie di scommesse, sale gioco, bingo e dallo spegnimento delle slot machine durante il periodo di lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.
La chiusura del comparto fisico dei giochi ha, in parte, favorito la migrazione verso il gioco a distanza (online) che nel 2019 registrava 36,40 miliardi di euro passando a 49,23 miliardi di euro nel 2020. Dati questi tratti dal Libro Blu 2021 dell’ADM (l’agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli).
L’iniziativa è sostenuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ai partecipanti dei seminari verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. La partecipazione agli incontri con la psicologa Raffaella D’Antuono è libera se muniti di mascherina FPP2 e Green Pass.