Cessione di droga, rapina, estorsione e possesso ingiustificato di grimaldelli. A vario titolo, dovranno rispondere di queste accuse quattro persone di Potenza e due di Avigliano, destinatarie lo scorso anno di una misura cautelare a seguito di una inchiesta della Procura di Potenza.
A decidere per il rinvio a giudizio, richiesto dal Pubblico Ministero, è stato il giudice per le indagini preliminari del capoluogo lucano, Ida Iura.
Le sei persone rinviate a giudizio sono state destinatarie, il 17 febbraio dello scorso anno, di un’ordinanza applicativa di misura cautelare eseguita dalla Polizia di Stato, nei confronti di un totale di 13 indagati, ritenuti gravemente indiziati dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, estorsione e violazione della sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno.
In particolare, lo scorso anno due persone finirono in carcere, sette ai domiciliari e per quattro scattò l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile – Sezione Antidroga della Questura di Potenza partirono dalla denuncia di uno spacciatore per estorsione, negli ambienti dello spaccio potentino.
Lo sviluppo delle indagini portò alla luce una serie di attività di spaccio tra Avigliano e Potenza. Secondo l’accusa, numerosi episodi di spaccio a Potenza nel Parco Elisa Claps, Viale Marconi, Viale Firenze nelle vicinanze di Piazza don Bosco, contrada Sant’Antonio La Macchia e Viale del Basento. Per Avigliano, i luoghi di smercio erano il centro storico e la stazione delle Ferrovie appulo-lucane.
Il processo a carico dei sei imputati inizierà il prossimo 22 luglio, davanti al Collegio Penale presieduto dal giudice Federico Sergi.