Circa 1000 studenti e studentesse del Vallo di Diano hanno preso parte ieri al corteo di Libera contro le Mafie a Napoli.
“Questo ha rappresentato per noi il momento per far sentire chiara la nostra voce rispetto a cosa significhi, oggi, fare antimafia sociale nei nostri territori, prendendosi cura di questi. – dicono gli studenti – Il Vallo di Diano, troppo spesso considerato un luogo privo di infiltrazioni mafiose e un’oasi idilliaca in cui crescere, è in realtà costellato di avvenimenti che ci riportano alla realtà. Solo negli ultimi anni, numerose inchieste hanno portato alla luce situazioni disastrose rispetto al fenomeno dell’interramento di rifiuti a opera mafiosa che ci hanno spinto, come studenti e studentesse, a mobilitarci per chiedere alle istituzioni una risposta reale che ci tuteli e garantisca il nostro diritto a restare”.
Gli studenti fanno una riflessione sul rapporto tra dispersione scolastica e gli alti tassi di criminalità: “E’ impensabile credere che le due cose non siano collegate. – affermano – Necessario è quindi porre al centro la tematica del diritto allo studio e del libero accesso ai saperi ripensando il nostro sistema educativo, al fine di garantire possibilità reali a chi vive in contesti di povertà educativa. Lottare contro le mafie, per noi, significa anche chiedere a gran voce un diritto allo studio che sia davvero inalienabile e garantito, un reddito che consenta a tutti e tutte di formarsi indipendentemente dalla condizione economica di partenza, scuole aperte, inclusive e accessibili che diventino davvero centri culturali a disposizione della cittadinanza dei territori”.