54 persone a processo, mentre per tre è stato disposto il rito abbreviato. Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari di Potenza, Salvatore Pignata, dopo l’udienza di ieri tenutasi nel Tribunale del capoluogo lucano. Il procedimento penale riguarda le indagini che hanno portato alle accuse a vario titolo per 57 persone di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi in materia di accise ed IVA sugli olii minerali, intestazione fittizia di beni e società, riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita, che ha toccato principalmente il Vallo di Diano. Qui, secondo gli investigatori, sarebbero nate distinte ma collegate organizzazioni criminali che avrebbero operato, così come nella provincia di Taranto.
Per gli investigatori alcune organizzazioni sarebbero riconducibili al clan dei Casalesi e ai clan tarantini. Per le Fiamme Gialle e per i Carabinieri il core business dell’organizzazione si basava sul contrabbando di idrocarburi che ha causato allo Stato danni economici per decine di milioni di euro. La maxi inchiesta ha portato, all’aprile dello scorso anno, all’esecuzione di due ordinanze applicative di 45 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, oltre a 12 indagati.
La parte preliminare del procedimento, organizzata in tre udienze, si è conclusa il 15 febbraio, dopo le udienze del 20 gennaio e del 9 febbraio. Scelta necessaria quella del Gup, per i tanti indagati e per dare la possibilità alle difese di poter avere ampio spazio e relazionare sulle posizioni di ogni assistito. Nell’ultima udienza del 15 febbraio diverse le richieste per il rito abbreviato e di proscioglimento avanzate dai legali di fiducia degli indagati.
L’indagine conclusasi nella scorsa primavera è stata condotta dai Comandi Provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza di Salerno e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Taranto, su delega delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Potenza e Lecce.
La decisione del gup Pignata è arrivata in mattinata, dopo aver sciolto ogni riserva a seguito dell’udienza di ieri. Il processo a carico degli indagati si terrà al Tribunale di Lagonegro e prenderà il via il prossimo 16 giugno.
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