“Un esempio straordinario, l’unico in Italia di collaborazione tra Autorità giudiziaria e regionale in tema di trapianti d’organo“.
Così, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha definito il protocollo d’intesa siglato oggi nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli con il quale si disciplina il rapporto tra autorità giudiziaria e autorità sanitaria regionale riguardo all’espianto di organi e tessuti in caso di decesso di potenziali donatori causato da eventi che possono costituire dei reati.
Si fa riferimento a decessi causati da incidenti stradali, omicidi volontari, infortuni sul lavoro e responsabilità professionale a quali si aggiunge il caso della morte di detenuti.
Per De Luca il protocollo snellisce i rapporti tra l’autorità giudiziaria e quella sanitaria regionale e tocca un tema “estremamente delicato e questa testimonianza di solidarietà e di impegno civile è un segnale di grande valore per la nostra comunità perché il tema della donazione è da sempre delicato. A volte si incontrano barriere psicologiche che vanno superate”.
Il Presidente ricorda le difficoltà incontrate negli ultimi due anni circa il reperimento di sangue: “Si sono ridotte le donazioni di sangue, di organi, di tessuti e con questo protocollo riprendiamo l’attività di aiuto per le persone più fragili e deboli. Ci sono in Italia circa 10mila persone in attesa di un trapianto e di queste circa 600 muoiono per non avere ricevuto l’organo. Tutto questo chiama in causa la nostra coscienza”.